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Ma gli operatori sono critici

Dal 1° luglio 2016 i container vanno pesati

Il Comandante generale delle Capitanerie di porto, ammiraglio ispettore Vincenzo Melone, ha firmato il decreto dirigenziale (447/2016) che detta, dal primo luglio di quest'anno, i criteri e le norme tecniche di applicazione sulla pesatura dei container, sulla base degli emendamenti della convenzione Solas (Safety of life at sea) dell'International Maritime Organization (Imo). Il decreto applica un periodo transitorio fino al 30 giugno 2017 che prevede un limite massimo di errore nella prima pesatura pari a 500 chilogrammi.
 
A seguito dei diversi incidenti provocati proprio dalla mancanza di un dato certo sul peso del contenitore, il Comitato dell'Imo per la sicurezza marittima (Msc), riunitosi nella sessione 94 (la prossima è a giugno) ha adottato la risoluzione Msc 380 del 21 novembre 2014 che ha apportato nuovi emendamenti alla Convenzione Solas numero 74 sul tema della determinazione della "massa lorda verificata del contenitore". Dal primo luglio di quest'anno entreranno quindi in vigore gli emendamenti a questa Convenzione che prevedono, tra le altre cose, la pesatura obbligatoria dei container attraverso l'acquisizione verificata della massa lorda - (Regola VI/2, verified gross mass) - prima dell'imbarco su navi impiegate in viaggi internazionali.

In ambito europeo, non essendoci ad oggi una posizione comune, l'Italia si è impegnata nella ricerca di un'applicazione armonizzata della norma internazionale e, a tal fine, coordinandosi con Olanda, Danimarca e Gran Bretagna. Quello che sperano le quattro associazioni Espo, Feport, Clecat ed Esc che hanno chiesto recentemente un coordinamento generale per non creare distorsioni del mercato a vantaggio di altri.

Il decreto del comandante Melone prevede quindi questa fase transitoria. Fino al 30 giugno 2017 per pesare i container potranno essere utilizzati anche strumenti diversi da quelli regolamentari, purché l'errore massimo non sia superiore a due volte e mezzo quello previsto per la stessa tipologia di strumenti approvati e, comunque, non superiore ai 500 chilogrammi, oppure che non superi il 3 per cento della massa lorda verificata. Infine, la Capitaneria sta preparando una circolare esplicativa e di dettaglio su tutte queste procedure.

Le preoccupazioni degli operatori
Terminalisti portuali e spedizionieri si dicono preoccupati per le poche pese disponibili fuori dai porti, mentre la vigente normativa sulle pese regolamentari è inadeguata e vecchia. Dal prossimo luglio, mese dell'anno tradizionalmente contraddistinto da un elevato traffico di container in banchina, i porti italiani rischiano una vera e propria paralisi. Le associazioni di categoria del mondo dei trasporti lo sostengono da mesi e lo ripetono anche dopo che un Decreto Dirigenziale sul regolamento per la pesatura dei container è stato reso pubblico dal ministero dei Trasporti.

In particolare, i commenti di Assiterminal (l'Associazione italiana dei terminalisti portuali) e Fedespedi (la Federazione nazionale delle imprese di spedizioni internazionali) sulla nota pubblicata dal dicastero di Graziano Delrio sono stati critici.

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Data di pubblicazione: