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Puglia: a mani nude per difendere le cipolle italiane certificate

Le "mani nude" sono quelle che impiegano i produttori per piantare e raccogliere la Cipolla Bianca di Margherita IGP. Da centinaia di anni i contadini, dopo aver prodotto il seme, inseriscono a mani nude le piantine nella sabbia, a non più di 20 centimetri, per consentire alle radici di raggiungere più facilmente le falde idriche e al bulbo di crescere nella sua pienezza, e a mani nude le raccolgono per evitare urti e danni meccanici, quali ammaccature e lesioni.

Le mani nude che servono a ottenere una cipolla unica (lo dice la Commissione Europea), dal gusto dolce e succulento, dal bulbo tenero e croccante e dal colore bianco perlaceo corrono il rischio di trovarsi in difficoltà per affrontare l'attuale situazione del mercato delle cipolle.



Cosa è successo
Il mese di marzo 2016 si era appena chiuso con un crescendo positivo per i produttori di cipolle nazionali, e quello di aprile si annunciava altrettanto brillante, con una forte richiesta di cipolle che non si riusciva a soddisfare. I produttori italiani e in particolare quelli pugliesi si preparavano a bissare l'ottima annata dell'anno precedente con prezzi ampiamente remunerativi degli investimenti fatti.

Nella prima decade di aprile, invece, è come se qualcuno avesse spento all'improvviso la luce. Molti grossisti, infatti, vista la cronica carenza di prodotto hanno pensato tutti assieme di approvvigionarsi di cipolle dall'estero, andando a scomodare i mercati australiani, indiani e di altri paesi lontani. Nel volgere di dieci giorni la situazione è totalmente cambiata, con il rischio di una offerta eccessiva rispetto alla domanda, con imprese che hanno investito moltissimo nell'acquisto di prodotti dall'estero a prezzi elevati "franco destino" e tentano di tutto per rientrare nei capitali impiegati e contemporaneamente stanno creando difficoltà alla produzione di cipolle italiane che, nel frattempo, sono arrivate a maturazione.



L'Associazione Torre Pietra commenta: "A mani nude, con pochi mezzi, i produttori pugliesi delle fasce costiere e sabbiose a sud del Gargano stanno affrontando queste difficoltà. Più risorse servirebbero per una intensa campagna di informazione, per fare conoscere le differenze e le specificità dei nostri prodotti rispetto a quelli di altri paesi, e delle tecniche rispettose dell'ambiente e della salute dei consumatori cui i nostri produttori si attengono".

"I prodotti italiani possono competere per qualità e prezzo con quelli provenienti dagli altri paesi: è sufficiente che tutti gli operatori, soprattutto quelli della grande distribuzione, e tutti coloro che sono in grado di indirizzare il mercato, facciano le giuste scelte".

Contatti:
Associazione Torre Pietra
Margherita di Savoia - Barletta
Tel.: +39 (0)883 652014
Web: www.torrepietra.it
Data di pubblicazione: