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Patate: sul finire della campagna 2015/16 vediamo cosa sta accadendo fuori dall'Italia

Un po' in tutta Europa sta terminando la campagna 2015/16 delle patate, mentre quella 2016/17 è ai blocchi di partenza. Interessante quindi fare il punto sulla situazione fuori dall'Italia – vedi articolo correlato per un focus sulla situazione italiana. Uno sguardo oltre confine è stato dato in occasione dell'Osservatorio nazionale della Patata, svoltosi venerdì scorso (il 6 maggio), a Verona, in occasione del Fruit&Veg System. Le informazioni che seguiranno sono state tratte da quella sede, come riportate in particolare da Luciano Trentini, coordinatore del Ce.Pa–Centro di documentazione per la Patata.



Spagna: è terminata una campagna sostanzialmente buona. Le piogge hanno ritardato le semine, che sono date in crescita, per un areale maggiore del 5/7%. La scarsa disponibilità di acqua che si registra nella penisola iberista sta condizionando i contratti, anche quelli per l'industria. Per molti la carenza idrica sta diventando un problema. Si segnalano inoltre possibili problemi per l'export spagnolo di patate, causa un nuovo coleottero, l'Epitrix spp, che costringe al lavaggio e alla spazzolatura delle patate. Ad oggi, questo coleottero non è segnalato in Italia.

Francia: si è sul finire della campagna e si guarda ora molto all'export, specie verso Spagna, Italia, Portogallo e Germania. Nel corso della stagione le esportazioni sono cresciute, rispetto a quella stagione, verso la Spagna (+15,6%), l'Italia (+5,5%), il Portogallo (+35%), mentre sono diminuite quelle verso i Paesi dell'Est Europa (-45%). A febbraio, la bilancia commerciale faceva segnare in Francia 148 milioni di euro di export di patate.

In questo momento, i francesi stanno commercializzando le varietà Agata e Marabel. La prima è sul finire e spunta prezzi elevati: 36/37 eurocent/kg. La seconda viene venduta a 32/34 eurocent/kg e i suoi stock sono dati in calo, ma dovrebbero comunque bastare per consentire di arrivare alla fine della stagione, e anzi forse ne rimarranno scorte sufficienti fino a giugno.

Belgio: qui a trainare il settore è l'industria di trasformazione, che in questa stagione è cresciuta del 4,4% (il settore delle patate surgelate è cresciuto del 5,2%, +1% per fiocchi e crocchette). Al momento non ci sono informazioni circa nuovi investimenti (leggasi nuovi areali), così in questa nuova stagione imminente sembrano confermati i dati di quella ormai al termine.

Germania: è praticamente terminata la vendita delle patate fresche di origine nazionale. A causa delle temperature invernali, gli stock sono andati esauriti più rapidamente, costringendo ad aumentare le importazioni, specie dalla Francia, e specie per i tuberi di maggiore qualità.

Sul fronte dell'export, invece, una politica di prezzo meno aggressiva dei francesi ha permesso di limitare l'export francese soprattutto verso l'Est Europa (questo spiega in parte il -45% della Francia riportato poco sopra). In virtù di questa politica le esportazioni tedesche sono cresciute del 40%, soprattutto verso Austria, Italia, Danimarca e Repubblica Ceca.

Regno Unito: nel Paese di Sua Maestà si registra un calo produttivo. Hanno fermato le importazioni dalla Spagna e anche loro, per l'approvvigionamento, nell'ultimo mese hanno guardato alla Francia. L'import sta aumentando e le semine sono in ritardo, ma tra gli operatori non c'è preoccupazione per una stagione che volge al termine.

Polonia: Rispetto al 2014 è aumentata la superficie coltivata: la produzione è cresciuta in volume dell'11%, arrivando a 6 milioni di tonnellate, nonostante una resa per ettaro inferiore, causa le temperature invernali, rispetto al 2014 (27,8 ton/ha nel 2014, 21,7 ton/ha nel 2015). Per il paese dell'Est, da notare come sul mercato interno i prezzi delle patate siano cresciuti in un anno del 37%.

Israele: qui è già partita la commercializzazione del nuovo raccolto, con le patate novelle. L'andamento climatico ha causato un ritardo nella commercializzazione di circa 15 giorni e oggi i prezzi sono variabili, dai 42 ai 47 eurocent/kg. In generale, la qualità delle patate novelle israeliane risulta nella media e si stimano delle esportazioni in linea con quelle dell'anno passato, quando si attestarono a 230mila tonnellate.

Situazione delle semine: la maggior parte dei player internazionali è in ritardo con le semine per la prossima campagna. In Francia sono in ritardo di 7/10 giorni. In Olanda le semine sono partite con una settimana di ritardo e ad oggi si stima sia già stato messo a dimora il 70% delle superfici dedicate. Ritardi nelle semine si segnalano anche in Belgio e nel Regno Unito. Diversa invece la situazione in Germania, dove le semine sono regolari e già in stadio piuttosto avanzato: è già stato seminato il 95% delle patate precoci e il 70% delle patate a media maturazione.