Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Chioggia: prime scavature delle tenere carote di stagione

Primi giorni di escavazione per le carote della zona di Chioggia, una delle più vocate d'Italia. Anzi, facendo un giro di telefonate pare proprio che le prime radici siano state scavate ieri, 3 maggio 2016. Patrizio Garbin, dell'omonima azienda Fratelli Garbin che produce e lavora carote quasi tutto l'anno, conferma che "a casa sua" la raccolta comincerà fra due o tre giorni.

"Aspettiamo il fine settimana per capire la situazione – afferma Garbin – sotto tutti i punti vista. Le prime notizie, per quanto confortanti circa i prezzi, non sono indicative, in quanto è troppo presto e i quantitativi in gioco sono minimi. Dobbiamo vedere come reagisce il mercato italiano e, soprattutto, quello estero. La qualità del prodotto, per quel poco che è stato scavato, è apparsa buona, ma la carota è la tipica produzione che, fino a quando non ce l'hai davanti, non puoi fare previsioni realistiche, tantomeno sulle quantità".

I Garbin lavorano carote per oltre 10 mesi l'anno. Seminano su 300 ettari e, nei mesi in cui non vi è il prodotto locale, si appoggiano ad agricoltori in Sicilia e nel Fucino. Questi seguono le loro indicazioni, in modo da avere un prodotto sempre di qualità e omogeneo. Riforniscono la Gdo e di conseguenza l'omogeneità è un fattore importante.



Se l'annata 2015 è stata così positiva che Garbin ci metterebbe la firma subito affinché si ripetesse, quella del 2016 parte perlomeno positivamente dal punto di vista sanitario della coltura. "Finora non ci sono stati problemi e, in pratica, non abbiamo dovuto effettuare quasi nessun trattamento antifungino".

Se c'è una cosa che manca, invece, è un marchio di riconoscimento. "Credo che la qualità del nostro prodotto – dice Garbin – meriterebbe una maggior valorizzazione. Si dovrebbe lavorare per giungere alla Carota IGP del Delta, comprendendo non solo Chioggia, ma anche aree più a sud come quelle del ferrarese".



Rossano Fontan, direttore del mercato ortofrutticolo di Lusia (Rovigo), anticipa che nella struttura stanno arrivando le carote lavorate secondo la tradizione della zona, vale a dire in mazzetti da 6-10 radici con la foglia, sistemati in cassette. "E' un prodotto fresco, giovane e la radice è molto tenera. Gli agricoltori riescono a ottenere carote così tenere grazie a una tecnica ormai affinata e a una zona di coltivazione specifica, come i terreni sabbiosi lungo l'Adige. Ad ogni modo, la prossima settimana avremo le idee più chiare su quantità in transito e prezzi".