Purtroppo dobbiamo riferire che le delicate ciliegie precoci, quali Bigarreau e Giorgia che già difettavano per una produzione non particolarmente abbondante, non hanno resistito a due giorni e mezzo consecutivi di precipitazioni piovose.
In questi casi, infatti, l'umidità favorisce la spaccatura dei frutti (fenomeno noto come cracking - vedi foto).
Inoltre, cali delle temperature fino anche a 7 gradi hanno determinato uno shock termico che ha bruciato numerosi fiori e portato a piccioli molto corti.
Secondo le testimonianze raccolte, la Bigarreau è distrutta per oltre il 70%, mentre per la Giorgia si parla di un danno intorno al 30%. Al momento la ciliegia Ferrovia, cultivar regina della produzione pugliese, è salva, ma per gli impianti di Ferrovia precoce si stimano perdite intorno al 10%.
Il Consorzio della Ciliegia di Bisceglie conferma la gravità della situazione: "Solo chi aveva già raccolto ha ridotto i danni".
Il Delegato di Coldiretti Bari, Angelo Corsetti avverte: "Sono migliaia i nuclei familiari della provincia di Bari, cui la produzione di ciliegie offre una consistente fonte di reddito. Il fabbisogno di lavoro per ettaro di ciliegeto specializzato è pari a circa 600 ore, l'85% delle quali assorbite nelle operazioni di raccolta. Pertanto, in poche ore è stato spazzato via il lavoro di tanti, negando agli imprenditori agricoli di recuperare l'investimento fatto".
Dal canto suo, Giacomo Patruno di Confagricoltura Bari dichiara che dati certi si potranno avere solo da oggi, perché temperature ancora basse potrebbero continuare a favorire le spaccature dei frutti.
Intanto, i prezzi di ieri mattina (3 aprile 2016) erano intorno a 6,50-7,00 euro al kg
Con le sue 4.700 ton, la provincia di Bari è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale, mentre la produzione di ciliegie in Puglia è pari al 39,8% del totale nazionale.