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Confezioni cambia-colore ci diranno se gli alimenti sono da buttare

Se, secondo quanto stima la FAO, un terzo del cibo prodotto nel mondo finisce nella spazzatura, buona parte di questo spreco avviene sugli scaffali di vendita, vuoi perché le confezioni permettono una conservabilità limitata, vuoi per la confusione che si porta dietro la dicitura 'da consumarsi preferibilmente entro...'.

Al riguardo - come riporta Sciencedaily - quattro anni fa è stato lanciato un progetto europeo per sviluppare nuovi materiali per il confezionamento. Il risultato è tutta una serie di pellicole e materiali di origine vegetale che, anche arricchiti di nanoparticelle, sono in grado di limitare il passaggio dell'aria, principale causa delle degradazione dei prodotti alimentari.


(Foto d'archivio)

Non solo, perché all'interno del progetto i ricercatori hanno sviluppato dei sensori (delle nanocapsule che contengono sostanze indicatrici) capaci di rilevare se la temperatura dell'alimento diventa troppo alta o se invece diventa acido; entrambi segnali indicativi che un prodotto alimentare non è più buono da mangiare: quando si raggiungono queste condizioni, le nanocapsule si sciolgono o rompono rilasciando gli indicatori. Nel dettaglio, se l'alimento non è più commestibile la confezione cambia colore rendendo la cosa immediatamente percepibile.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte www.sciencedaily.com.