Australia: sviluppate due nuove varieta' di mandarini con pochi semi
Quando si lanciano nuove varietà è necessaria un'innovazione che tenga conto sia dei consumatori sia dei produttori. Le scelte d'acquisto dei consumatori si basano su caratteristiche come sapore, numero dei semi e pelabilità dei frutti; tuttavia, se i produttori non ritengono che una varietà di mandarini sarà redditizia essa non arriverà mai al consumatore. L'importanza di trovare un equilibrio tra questi fattori è una priorità per la squadra del DAF.
Malcolm Smith, del Centro di Ricerca Bundaberg del DAF, ha riferito: "Abbiamo materiale a tutti gli stadi di sviluppo, da quello che è già in commercio da circa dieci anni o più, e da cui si sono ottenuti nuovi ibridi, fino a varie selezioni di diversi stadi di sviluppo. Ci sono due selezioni che avranno una produzione commerciale per la prima volta quest'anno, mentre altre tre varietà produrranno subito dopo".
La Fremont produrrà frutti per la prima volta in questa stagione mentre la Daisy entrerà in produzione l'anno prossimo. Oltre a queste varietà, ci sono altri tre ibridi con un basso numero di semi. "Finora abbiamo avuto solo varietà già esistenti con pochi semi, ma quelle che entreranno in produzione nei prossimi 2 o 3 anni sono totalmente nuove. Ed è la prima volta che succede".
Il DAF sta lavorando affinché tutte le future varietà abbiano, come caratteristica standard, la resistenza alle fitopatie più comuni.
Smith ha sottolineato: "La fitopatia su cui ci siamo particolarmente concentrati negli ultimi anni è l'Alternaria; siamo riusciti a controllarla piuttosto bene in termini di selezione genetica tanto che tutti i nostri nuovi ibridi, in arrivo nei prossimi dieci anni, saranno geneticamente resistenti a questa malattia".
Contemporaneamente al DAF si sta lavorando per minimizzare la granulazione nei mandarini Imperial attraverso una selezione di portinnesti. Si tratta di tre grandi prove in corso: due a Gayndah e una a Emerald, in cui si stanno valutando alcuni nuovi portinnesti ibridi che sono stati sviluppati a Bundaberg. Il progetto si basa sullo sviluppo di portinnesti resistenti sia al virus agente della Tristeza degli agrumi sia alla phytophthora agente di marciumi radicali. Smith conclude: "Non ha senso avere un portinnesto che riduce la granulazione del frutto se poi la pianta cadrà dopo tre anni".
Per maggiori informazioni potete visitare il sito webwww.citrusaustralia.com.au.