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Problematiche dell'agrumicoltura della fascia sub-etnea: se ne e' discusso a Francofonte (SR)

Si è svolta ieri, 27 aprile 2016, nella sala stampa della Camera dei Deputati di Francofonte (SR), alla presenza di numerosi componenti della Commissione Agricoltura, una conferenza stampa sulle problematiche dell'agrumicoltura siciliana, in particolare dell'area sub-etnea (Francofonte, Lentini, Carlentini e Scordia).

Oltre ai rappresentanti dell'azienda Colleroni, erano presenti tra gli altri: Salvatore Fisicaro, presidente dell'organizzazione produttori Sicilia; Alessandro Scuderi, presidente di Clam, comitato di produzione degli agrumi del Bacino del Mediterraneo; Angelo Ferraro, vicesindaco di Carlentini; Katia Raiti e Salvatore Palermo, rispettivamente consigliere comunale e sindaco di Francofonte.

L'occasione è stata perfetta per affrontare i problemi legati alla produzione e alla commercializzazione, oltre che alla promozione delle arance.



"Abbiamo voluto questo incontro - ha dichiarato la deputata Pd Sofia Amoddio - per sottolineare l'importanza di prodotti italiani di alta qualità come il Tarocco siciliano e per portare avanti le richieste delle associazioni di produttori, al fine di fronteggiare la crisi. Sono emersi proposte e impegni importanti".

Intervenuto anche Salvatore Palermo, il quale ha posto in evidenza la necessità di un impegno ad affrontare problemi strutturali interni, legati alla mancata trasformazione del sistema produttivo (associazionismo, qualità e filiera, e pubblicità del prodotto).

"E' urgente un intervento politico - ha dichiarato a FreshPlaza - che garantisca il giusto reddito ai produttori e/o agli operatori del settore in genere, mettendo a fuoco quanto questa crisi incida nell'economia e nella società francofontese per mancanza di opportunità lavorative". Risvolti già evidenziati in precedenza, in occasione della manifestazione a sostegno degli agrumicoltori svoltasi lo scorso 23 febbraio, sempre a Francofonte (cfr. FreshPlaza del 25/02/2016).

Come riferito dal sindaco del comune siciliano, disoccupazione dilagante, impossibilità di utilizzare ammortizzatori quali la "occupazione estiva", importante e vitale risorsa per il bracciantato, danno una visione drammatica dell'immediato futuro.

Grazie all'azienda Colleroni di Pedagaggi (SR), le arance siciliane sono state offerte, anche in spremuta, al ristorante della Camera e alla buvette.