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Claudio Mazzini (COOP Italia): 'Quale blocco dei ritiri? Non vediamo l'ora di cominciare a vendere le ciliegie pugliesi!'

Sta montando da qualche giorno una polemica con finalità poco chiare, con accuse alla Grande distribuzione organizzata da parte di organizzazioni agricole e, da ultimo, dall'europarlamentare Raffaele Fitto, il quale in una nota ai mezzi di stampa accusa: "Le più importanti catene della grande distribuzione organizzata hanno comunicato che non ritireranno prodotti ortofrutticoli italiani se non provenienti da aziende aderenti alla Rete del lavoro agricolo di qualità. E cos'è questa Rete? Una nuova pratica burocratica introdotta dal Governo Renzi, la cui applicazione però, mediante l'iscrizione a un apposito portale, si è rilevata ancora impossibile e lenta a causa di regole incomprensibili e farraginose".

"Non possiamo né accettare, né consentire - aggiunge Fitto - questo ennesimo colpo all'agricoltura italiana, che metterebbe in ginocchio migliaia di aziende e di lavoratori, con il rischio di favorire ancora una volta l'importazione di prodotti stranieri per i quali non è richiesta alcuna iscrizione alla Rete del lavoro agricolo di qualità".

Dopo aver già cercato di fare luce su questa situazione (cfr. articolo correlato), FreshPlaza ha interpellato direttamente una delle catene distributive che per prime si sono spese a sostegno dell'iniziativa della Rete del lavoro agricolo di qualità: COOP Italia. Claudio Mazzini, referente nazionale Ortofrutta, ribadisce: "Abbiamo chiesto il requisito di adesione alla Rete solo e unicamente alle aziende che forniscono prodotto a marchio Coop e che in Puglia non sono più di una ventina. Poiché tra l'altro siamo consapevoli che questo strumento è nuovo e va ancora rodato, chiediamo ai nostri fornitori la sola richiesta di registrazione, non già l'adesione".

"Qualsiasi altra strumentalizzazione non ci riguarda - sottolinea Mazzini - Anzi, se qualche commerciante, per scopi a noi ignoti, sta utilizzando in maniera impropria le nostre legittime richieste, lo fa a suo rischio e assumendosene le conseguenze, in quanto ne risponderà presso tutte le sedi opportune. Da parte di Coop Italia non c'è alcuna manovra in atto: non vediamo l'ora di poter cominciare a vendere le ciliegie pugliesi; ogni altra illazione è del tutto campata in aria".

Il referente ortofrutta conclude: "Non intendiamo tuttavia derogare agli impegni che ci siamo assunti in prima linea con le associazioni agricole e con la cabina di regia. La legalità, lo abbiamo detto e ripetuto, deve essere la norma e vogliamo che l'azienda buona scacci la cattiva, non viceversa (cfr. articolo correlato). Gli strumenti adottati sono certamente passibili di miglioramento, ma se non si comincia mai, nemmeno si finisce mai!".