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Il commercio estero italiano delle albicocche nel 2015: oltre la meta' dell'import viene dalla Spagna

Le esportazioni di albicocche italiane nel 2015 sono state inferiori del 3% rispetto ai buoni quantitativi dell'anno prima, posizionandosi di poco oltre le 24.500 tonnellate complessive, calo in parte dovuto a produzioni più deficitarie.

Al contrario il valore ha quasi raggiunto i 38 milioni di euro, il livello più elevato del recente passato, incrementando dell'11% rispetto al già notevole valore del 2014. Il prezzo medio delle esportazioni è stato mediamente di 1,54 euro/kg, il 15% superiore rispetto alla scorsa campagna, rappresentando il secondo più elevato dell'ultimo quinquennio dopo il 2013, ma caratterizzato da quantitativi limitati.


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Nel 2015 le principali spedizioni si confermano verso i mercati dei paesi dell'Unione Europea (28) con il 96% del totale, con una quota in crescita rispetto agli ultimi anni. Il mercato tedesco ha assorbito il 43% del totale destinato all'estero, in leggero calo rispetto all'anno scorso.

Al secondo posto si conferma l'Austria con volumi di poco superiori al 2014; seguono con quantitativi pressoché costanti al 5% del totale le spedizioni in Slovenia, Croazia e Rep. Ceca. Buono il trend per il prodotto diretto in Romania.

Le spedizioni verso i mercati dei Paesi Europei Extra-UE28 nel 2015 hanno coperto il 4% del totale, una quota leggermente inferiore rispetto agli anni più recenti. Tra questi primeggia la Svizzera con una quota al 3% del totale. Tra le rimanenti destinazioni il prodotto è spedito, con quantitativi molto esigui, verso gli Emirati Arabi Uniti e Paesi africani (Libia ed Egitto).



Le esportazioni di albicocche, si concentrano nel trimestre maggio-luglio con volumi che coprono il 92% del totale. In incremento però le movimentazioni registrate nel mese di agosto (salite al 7% del complesso).

Le quotazioni medie mensili, durante la stagione 2015, sono state superiori a quelle registrate nel 2014. Nella fase iniziale, durante il mese di maggio il prezzo medio è stato di 1,94 €/Kg, tra i più elevati dal 2010 ad oggi, poi a seguire in giugno è sceso a 1,45 €/Kg (secondo solo a quello rilevato nel 2013) nonostante i maggiori volumi. Nei mesi successivi c'è stata una ripresa, tra luglio ed agosto con una quota compresa tra 1,49 €/Kg e 1,82 €/Kg, quest'ultimo in assoluto il più elevato dell'ultimo quinquennio per il mese considerato.

Import

L'Italia, nel 2015, ha importato il 14% in più di albicocche rispetto alla stagione precedente, con poco più di 32.000 tonnellate, il volume più elevato dell'ultimo quinquennio (circa il 40% superiori alla recente media storica).

Anche il prezzo medio, con 1,22 €/Kg, incrementa segnando +10 punti percentuali sulla scorsa stagione; ciò comporta un valore generale di oltre 39 milioni di euro, con un aumento di ben il 26% rispetto al 2014.


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La totalità delle importazioni di albicocche sono arrivate dai vicini paesi dell'Unione Europea (28), con solamente una limitata entrata di prodotto dai Paesi nordafricani.

Sono aumentate notevolmente le albicocche di origine spagnola, nel 2015, con una quota al 51% del totale in assoluto i quantitativi più elevati dal 2010, confermando un trend in crescita. Con questo volume la Spagna è diventata il principale fornitore. Al contrario la Francia riduce il proprio apporto al 43% del totale rispetto al 59% del 2014. Quantitativi marginali arrivano da altri fornitori europei.

Al di fuori dell'UE28, l'Italia ha importato quantitativi molto contenuti prevalentemente dalla Tunisia.

Giugno e luglio sono i mesi con le maggiori movimentazioni di prodotto in entrata, in quest'ultima stagione entrambi rappresentano 28% del totale, costante il mese di luglio e in netto incremento giugno. In maggio ed agosto è entrato rispettivamente il 19% e 18% del volume complessivo. Anche in questo caso incrementa la movimentazione nella fase iniziale (maggio) mentre si rileva un piccolo calo ad agosto. In lieve aumento i quantitativi in arrivo durante il mese di settembre al 5% del totale importato.

Il prezzo medio di importazione, a maggio, si è posizionato poco oltre 1,73 €/kg, per poi scendere nei mesi successivi, caratterizzati come abbiamo visto dai volumi maggiori a 1,25/1,00 €/kg e poi toccare il minino in agosto con 0,89 €/kg; in risalita la quotazione a settembre (1,31 €/kg) tra le più elevate dell'ultimo quinquennio. Nel complesso il valore del 2015 è stato superiore alla precedente annualità.


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Il saldo della bilancia commerciale nel 2015 si mantiene negativo come nella maggioranza delle precedenti annate. In termini quantitativi il disavanzo tra export ed import supera le 7.000 tonnellate mentre relativamente al valore il risultato ritorna negativo per poco più di un milione di euro.

Il prezzo medio di export italiano permane, anche in quest'ultima annata, superiore a quello di import con un differenziale di 32 centesimi, in aumento rispetto a quello registrato l'anno precedente.

Fonte: CSO per FreshPlaza
Data di pubblicazione: