Disputa sulle fragole e sul nome Candonga: la replica dei legali dell'azienda romagnola
"Alla luce dell'articolo pubblicato dalla vostra testata nei giorni scorsi (cfr. FreshPlaza del 18/04/2016) – spiegano i difensori dell'impresa romagnola - in cui si riproduce la tesi riportata da Planitalia in relazione all'annullamento del provvedimento di sequestro avente a oggetto imballaggi contenenti l'espressione "Candonga" e realizzati per la commercializzazione di fragole di tale varietà vegetale, si deve intervenire per rettificare una serie di inesattezze".
"Innanzitutto, preme rilevare che la società romagnola ha ottenuto un provvedimento di pieno annullamento del sequestro erroneamente disposto, in quanto il Tribunale di Matera, in composizione collegiale, ha ritenuto che non vi fosse alcun elemento di illeceità nella condotta della società, la quale non fa altro che commercializzare legittimamente le fragole della varietà vegetale nota con i nomi di "Sabrosa" o "Candonga", coltivate in Basilicata. Peraltro, l'Autorità giudiziaria, accogliendo integralmente le tesi della difesa, ha ricordato che il caso non riguardava alcuna contraffazione alimentare, ma semplicemente una questione (priva di alcun rilievo penale) legata all'utilizzo dell'espressione "Candonga" in fascette presenti nelle vaschette di trasporto delle fragole".
"In particolare, il Tribunale, come riporta l'ordinanza, ha annullato il sequestro proprio perché ha rilevato che la parola "Candonga" – di per sé stessa - è priva di qualsiasi elemento distintivo e, pertanto, non può costituire un valido marchio".
"Inoltre – continuano i legali - non risponde al vero che, secondo il Tribunale di Matera, la parola "Candonga" abbia perso una capacità distintiva perché sarebbe divenuta l'espressione che indicherebbe le fragole in generale. In realtà, il Tribunale di Matera ha affermato chiaramente che l'espressione è priva di capacità distintiva, dato che è in uso almeno sin dal 2005 e, quindi, molto prima che Planitalia provvedesse a presentare la domanda di registrazione di quattro marchi figurativi, in cui è presente la parola".
Proprio con riferimento a tali marchi, l'Autorità giudiziaria, accogliendo le osservazioni degli avvocati Sirotti Gaudenzi e Vinci, si è pronunciata sottolineando l'assenza di qualsiasi rischio di confusione, dato che i marchi di Planitalia sono profondamente diversi da quelli utilizzati dalla società romagnola.