Paesi Bassi: processi di aggregazione e sostenibilita' nel settore del pomodoro da consumo fresco
Questi i dati presentati da Arne van Aalst, direttore generale di Prominent, durante la Tomato Conference di Anversa.
Quasi il 90% dei pomodori olandesi viene ri-esportato.
900 milioni di kg nel 2016
La superficie olandese coltivata a pomodori ammontava a 1.133 ettari nel 2000. Sedici anni più tardi si nota un incremento del 35%. In questo lasso di tempo il volume è quasi raddoppiato. Nel 2000 il volume era infatti di 520 milioni di kg, ma per il 2016 si stima una resa di 900 milioni di kg.
L'associazione di coltivatori Prominent conta 28 associati e una superficie coltivata di 301 ettari. Le vendite di Prominent avvengono tramite la cooperativa DOOR.
Arne: "La cosa sorprendente è che tra il 2010 e il 2015 il numero di aziende che coltivano pomodori è diminuito addirittura del 40% e la superficie media per coltivatore va oggi da 5 a 6 ettari". Questo dimostra il forte fenomeno aggregativo in atto da anni nel mercato olandese del pomodoro.
Arne van Aalst.
In crescita specialità e prodotti biologici
Nel 2015, quasi il 90% dei pomodori olandesi da consumo fresco è stato esportato. Gli acquirenti principali sono stati Germania (44%), Regno Unito (15%) e Italia (7%). Per il futuro, Arne si aspetta che le aziende di coltivazione diventino ancora più grandi. "Pertanto anche le specialità di pomodoro e quelle bio sono destinate a crescere. I coltivatori utilizzeranno anche più energie rinnovabili come quella geotermica, in quanto lo sviluppo del settore va verso una produzione a energia zero".
Per maggiori info: www.prominent-tomatoes.nl