Dal MABISCOMBI a un'ipotesi di distretto produttivo di quarta gamma nella Piana del Sele
Raccolta a macchina di rucola.
I principali punti emersi dall'indagine hanno restituito un quadro economico di tutto interesse in quanto la concentrazione produttiva, il discreto indotto agro-industriale creatosi, i risultati in termini di fatturato e la fitta rete di relazioni tra imprese e territorio fanno affermare con sicurezza che tutto il contesto si presti a una definizione di distretto. In Piana del Sele, infatti, il collegamento tra aziende produttrici, la concentrazione territoriale, la discreta rappresentatività della filiera e la presenza di una domanda crescente di prodotti "pronti al consumo" anche in canali diversi dalla Grande Distribuzione Organizzata rendono una fotografia del contesto della quarta gamma in evoluzione e competitivo.
Molto interessante appare l'evoluzione aziendale che nel giro di un ventennio si è registrata sul territorio, partita da una rotazione colturale significativa che ha visto alternarsi fragole, pomodori, pesche per poi finire alle insalate con imprenditori che, prima individualmente e, poi, associati in OP hanno affrontato le diverse crisi e fronteggiato al meglio le richieste di mercato. Gli attori della quarta gamma della Piana del Sele presentano, dunque, realtà imprenditoriali discretamente giovani, con una buona propensione all'innovazione, con discreta conoscenza di lingue straniere e strumenti informatici e con un buon appeal sui mercati europei.
Stesura del film plastico per avviare la solarizzazione del terreno.
Gli stessi si ritrovano in un contesto imprenditoriale fortemente concorrenziale, con poche barriere all'entrata e prezzi quasi imposti dalla grande distribuzione e ciò nonostante con ottimi ritorni in termini di fatturato considerato la modifica degli stili di vita e la crescente richiesta di questi prodotti da parte dei consumatori.
Dall'indagine è emerso che alcuni di essi sono impegnati prevalentemente nella produzione di I gamma, mentre altri coprono anche le fasi finali della filiera con prodotti che diventano di IV gamma in senso stretto e con "private label" che li distinguono dai marchi usati dalla grande distribuzione. La domanda dei prodotti di quarta gamma presenta, ancora, un trend positivo nonostante le insalate siano ormai un prodotto maturo anche se affiancate dalle cosiddette "baby leaf", lattughino, valerianella e rucola, che consentono di coprire esigenze di consumo tradizionali e nuove.
Il fatturato è crescente e si attesta in media su oltre venti milioni di euro per anno con strategie di mercato praticate che privilegiano la qualità del prodotto e del servizio, l'immagine e la pubblicità, l'innovazione del prodotto e del servizio offerto e la sostenibilità ambientale.
Per il prossimo futuro, infine, l'intero comparto della Piana del Sele è orientato a garantire il massimo livello qualitativo dei prodotti e ad aumentare l'assortimento della gamma prodotto/servizio per consolidare le relazioni con la grande distribuzione e crearne, anche, di nuove.
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Luigi Morra
CREA-Centro di ricerca in Cerealicoltura e Colture Industriali, laboratorio di Caserta
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