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Agricoltura biologica: riunito in Calabria il network europeo del bio-solidale

Agricoltura biologica e rispetto della dignità umana. Due dimensioni che possono fondersi in un'unica realtà: quella bio-solidale. Ha conosciuto un momento di sviluppo in Calabria il network europeo dell'agricoltura biologica, una rete nella quale convergono le principali organizzazioni comunitarie del settore, al fine di individuare e stabilire delle linee guida da seguire per la produzione agrobiologica e per il rispetto della dignità umana nei processi produttivi.

Jörg Schumacher per la Biosuisse (Svizzera), Manfred Fuerst per la Naturland (Germania), Eva-Lena Radberg per la Krav (Svezia), Juan Carlos Perez per l'Ecovalia (Spagna), Laurent Vonwiller per la Coop. Svizzera e Mariano Serratore per la Icea (Istituto per la certificazione etica e ambientale) si sono incontrati in una tre giorni, con questa finalità, a Sant'Onofrio nel Centro di formazione dell'associazione Agricoltura biologica Calabria (Abc), promotrice dell'evento diretto da Maurizio Agostino.

Il tutto con l'idea di favorire processi produttivi di settore eco-sostenibili, che sappiano coniugare, nel lavoro, il rispetto della dignità umana e della legalità. Temi importanti per una regione ancora segnata in alcune realtà territoriali da caporalato e sfruttamento, ma che non manca di esperienze positive.



Due casi studio sono stati sottoposti all'osservazione, con annessa visita, del mondo del biologico europeo, due organizzazioni calabresi in cui il modello di coniugazione fra i sistemi di coltivazione biologica e il riconoscimento di una responsabilità sociale verso il personale dipendente convivono da tempo con successo. Si tratta della OP Carpe Naturam di Corigliano Calabro, cooperativa di secondo livello specializzata nella produzione ortofrutticola biologica (con organizzazione e volumi che arrivano sulle principali piattaforme commerciali europee) e della cooperativa Goel bio di Gioiosa Ionica, specializzata nelle produzioni agrumicole e di olio extravergine e costituita da aziende agrobiologiche per autodifesa dalla sopraffazione malavitosa. Importante anche la visita effettuata a Vibo Valentia, alla fattoria didattica e sociale dell'associazione "La Goccia", presieduta da Michele Napolitano, che ha realizzato in una realtà urbana un modello agricolo di inclusione sociale.

"Il biologico di Calabria – ha detto Agostino, della Abc – si confronta a viso aperto con le principali organizzazioni dell'agricoltura biologica europea, sui temi dell'innovazione e della sostenibilità dei processi di produzione e dei prodotti, oltre che sulla solidarietà e la responsabilità verso il contesto sociale e territoriale di riferimento. Questo succede perché nella nostra regione sono vivamente impegnate realtà aggregate, che (prima ancora che risorse economiche) investono ogni giorno in rigore morale, impegno verso i beni comuni del territorio, rispetto dei principi di giustizia e partecipazione, salute pubblica".
Data di pubblicazione: