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Cile: domanda maggiore e prezzi migliori per le mele bio

Quest'anno la stagione cilena delle mele Royal Gala e Pink Lady biologiche è cominciata con vendite molto sostenute, nonostante la carenza di fornitura sul mercato. Miguel Elissalt, portavoce della ditta Huertos Huaiquivilo, ha spiegato a FreshPlaza: "Date le frequenti piogge registrate quest'anno, abbiamo visto una notevole riduzione nei volumi di produzione, di circa il 15%, oltre a una riduzione nelle dimensioni dei frutti".



Vale la pena sottolineare che il tasso di cambio rispetto al dollaro sta favorendo l'export cileno; tuttavia, almeno finora, i volumi non sono stati sufficienti per soddisfare la richiesta.

Il rappresentante della società cilena ha affermato: "L'equazione è semplice: una domanda in crescita e rese inferiori hanno generato prezzi migliori. Nonostante i costi maggiori per la produzione di mele biologiche rispetto a quelle convenzionali, l'aumento della produzione e delle vendite permette di compensare i costi extra della coltivazione in regime bio. Quest'anno è previsto che le vendite avranno un andamento spedito e ciò eviterà problemi causati da lunghi periodi di immagazzinamento. Lo stoccaggio della frutta biologica è molto complesso, pertanto l'attuale situazione appare molto positiva e avremo perdite inferiori".

Il mercato attuale richiede frutta con un aspetto migliore e, nel caso delle mele, il colore è il fattore più importante; ciò spiega il successo dei nuovi cloni di Gala. L'Europa è un mercato che si concentra prevalentemente sulle mele rosse come Royal Gala e Pink Lady; intanto, Stati Uniti e Canada hanno una domanda più varia ed è per questo motivo che i cloni di Granny Smith e Fuji sono diretti prevalentemente verso questi mercati.



Elissalt ha concluso: "Gli Stati Uniti continuano a consolidarsi come principale importatore per le mele biologiche cilene. Innanzi tutto perché è uno dei mercati che offre i prezzi migliori e in secondo luogo perché il Cile è uno dei pochi Paesi esportatori che soddisfa i requisiti commerciali statunitensi. Concorrenti come l'Argentina solitamente non soddisfano requisiti fitosanitari così rigidi. Il Cile è un Paese teoricamente privo di parassiti e ha il vantaggio delle sue condizioni naturalmente adatte alla melicoltura".

Il Cile ha cominciato ad esportare mele biologiche nel mondo negli anni '90. Attualmente vengono spediti ogni anno oltre 1,2 milioni di cartoni e, tenendo conto che la domanda di prodotti biologici continua a crescere, anche le mele stanno guadagnando terreno. Inoltre, il Paese continua a fare passi in avanti con la tecnologia e a migliorare i processi logistici richiesti per esportare prodotti biologici in tutto il mondo, acquisendo al tempo stesso una notevole esperienza nella gestione del prodotto. Tutto questo sta permettendo alle mele bio cilene di diventare sempre più accessibili e interessanti per i mercati internazionali.

Per maggiori informazioni:
Miguel Elissalt
Huertos de Huaiquivilo
Grupo Greenvic
Tel.: +56 998 792670
Email: huaiquivilo@gmail.com
Data di pubblicazione: