Freshfel chiede revisione delle quote norvegesi per l'import di mele

In base all'articolo 19 dell'accordo sullo Spazio Economico Europeo, l'UE e i suoi partner norvegesi hanno regolarmente l'opportunità di rivedere le condizioni di commercio dei prodotti agricoli tra le due parti. L'associazione europea per il settore ortofrutticolo Freshfel ha chiesto di rivedere le condizioni d'importazione dalla Norvegia per quanto riguarda le mele.

Al momento, l'import di mele è regolato da una serie di quote. Innanzitutto, una quota bilaterale fissa a 2mila tonnellate di mele UE la quota delle importazioni esenti da dazio in Norvegia tra il primo maggio e il 31 luglio. In secondo luogo, una serie di quote imposte dall'Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTO) limita l'import di mele esenti da dazi tra maggio e luglio a 7.000 ton, tra agosto e novembre e 750 ton e solo a novembre a 250 ton di import.

Per tutto il periodo in questione (maggio-novembre) viene calcolato un dazio di 0,58 euro su ogni kg che supera la quota. Freshfel stima che, delle 35.000 ton di mele esportate in Norvegia per un valore di 34 milioni di euro, appena 11.000 ton sono soggette a questa serie di quote e ciò causa un ulteriore fardello economico di 5,5 milioni di euro di tasse doganali per accedere al mercato norvegese.

Di conseguenza, Freshfel ha richiesto alla Commissione Europea di insistere su un aumento della quota relativa alle mele di produzione UE che possano essere esportate in Norvegia tra maggio e luglio, in modo che siano in linea con gli attuali flussi di commercio e, in aggiunta, di negoziare un accordo agevolato per il periodo di tempo tra settembre e novembre.