Prime contrattazioni per il mandarino Tardivo di Ciaculli, domanda debole per le arance. Stabile il mercato del Primofiore
Clementine: in incremento le quotazioni medie delle clementine da imputare esclusivamente all'uscita dai mercati del prodotto siracusano, i cui prezzi si erano attestati su valori inferiori a quelli delle altre piazze monitorate. Per le restanti quote, le buone caratteristiche qualitative, unitamente alle limitate disponibilità hanno permesso al prodotto di essere regolarmente collocato sulla base di quotazioni stabili, fatta eccezione per il prodotto palermitano i cui corsi hanno teso al rialzo.
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Mandarini: in settimana le operazioni di raccolta hanno interessato i primi quantitativi di Tardivo di Ciaculli. Per il prodotto siracusano le vendite sono risultate alquanto limitate a fronte di consumi contenuti. Ciò ha impattato sulle quotazioni, risultate in flessione rispetto a quelle di esordio della precedente campagna. Per il prodotto palermitano invece, a un'offerta limitata è corrisposta una domanda interessata che ne ha permesso un'agevole collocazione sulla base di prezzi di esordio che si sono posizionati su livelli superiori a quelli registrati nel 2015.
Per il mandarino comune, la cui campagna di commercializzazione è in fase conclusiva, le ultime partite sono state scambiate sulla base di prezzi stabili per il prodotto catanese e in flessione per le restanti quote di provenienza palermitana.
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Limoni: sulle principali piazze di riferimento il mercato per il Primofiore è apparso sostanzialmente stabile sia sotto il profilo degli scambi sia delle quotazioni. Solo sulla piazza di Palermo i listini hanno mostrato una flessione a fronte dei minori quantitativi richiesti.
Arance: non accenna ad attenuarsi il lento andamento degli scambi che sta caratterizzando l'attuale campagna di commercializzazione. Il mercato continua ad essere contraddistinto da un'offerta sostenuta sia di prodotto nazionale sia estero e da una debole domanda a fronte di consumi sempre limitati. A preoccupare ulteriormente gli operatori del settore, l'insorgenza del fenomeno della cascola soprattutto nelle aree del siracusano e del catanese. In tale contesto le limitate contrattazioni concluse si sono svolte sulla base di quotazioni che sebbene stabili su base congiunturale si confermano in netta flessione su base tendenziale.
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Un'ulteriore flessione dei listini è stata registrata per la Navel tarantina sempre oggetto di una scarsa richiesta mentre sulla base di prezzi stabili si sono svolti gli scambi per il prodotto calabrese, a fronte di una migliore intonazione della domanda. Sottotono il collocamento per il prodotto metapontino, oggetto di una debole richiesta.