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"Monsanto sulla revoca di un suo brevetto su melone: "Brevettare un prodotto orticolo non e' facile come si pensa"

A fine gennaio 2016, l'Organizzazione Europea dei Brevetti (EPO) ha revocato la sua approvazione per un brevetto detenuto da Monsanto e relativo a una cultivar di meloni innovativa, resistente a un virus dannoso (brevetto EP1962578); la motivazione sarebbe la mancanza di informazioni dettagliate sull'oggetto della richiesta di brevetto.

Monsanto commenta: "Siamo rimasti delusi che la Divisione di Opposizione di EPO abbia deciso che la nostra richiesta non soddisfi gli standard di brevettabilità richiesti per concedere il brevetto. Apprezziamo l'accuratezza con cui la Giuria di Opposizione prende le sue decisioni. Una volta che avremo il verdetto scritto tra qualche mese, rivedremo le nostre opzioni di ricorso contro questa decisione. Allo stesso tempo, siamo contenti che EPO abbia rifiutato le obiezioni mosse da alcune organizzazioni non governative (ONG) che ostacolavano il brevetto e che poi si sono fatte forti della sua revoca".

I brevetti sulle piante sono ancora piuttosto rari, a eccezione delle piante che siano il risultato di modificazione genetica (OGM). Una delle principali aziende sementiere al mondo, Monsanto, ha ottenuto solo due brevetti europei su colture non geneticamente modificate rispetto alle migliaia di varietà di cultivar non brevettate a disposizione dei coltivatori in Europa.

"Abbiamo altre 32 richieste di brevetto europeo in corso. Tuttavia - specifica Monsanto - per mettere il tutto in prospettiva, abbiamo oltre 300 tipi di pomodori solo nel nostro catalogo europeo e centinaia di varietà di cetrioli, cipolle, broccoli, zucca, lattuga e porri ancora non brevettate, giusto per citare alcune delle nostre opzioni di sementi orticole".

Inoltre, una recente ricerca sul database ha rivelato che la maggior parte dei concorrenti di Monsanto, tra cui Syngenta, Rijk Zwaan, Enza Zanden, Nunhems, Vilmorin e alcune altre piccole società, hanno ugualmente alcuni brevetti in corso. Il numero complessivo di brevetti non OGM concessi è di soli 18 - rispetto alle migliaia di varietà di colture commerciali non coperte da brevetto.

Monsanto dà in licenza i suoi brevetti e paga royalty nel caso in cui utilizzi brevetti altrui, tra cui Rijk Zwaan oltre che al governo di Israele, incentivando i suoi investitori a investire nella ricerca trasformazionale e nello sviluppo in campo di selezione e miglioramento varietale.

Per definizione, i brevetti sono anche limitati nel tempo: anche se Monsanto e altri detentori di brevetto non hanno garanzie sul successo commerciale del prodotto brevettato, richiedono comunque una completa divulgazione della natura del brevetto e assicurano che una volta che il brevetto è scaduto (solitamente dopo 20 anni), l'innovazione diventa un bene pubblico, riproducibile liberamente di chiunque senza il pagamento di royalty.

In quanto alle accuse rivolte a Monsanto da alcune ONG circa la sua presunta volontà di monopolizzare le specie vegetali, i vertici della divisione Affari Pubblici di Monsanto hanno altresì dichiarato: "Nutriamo grande rispetto per l'Organizzazione Europea dei Brevetti (EPO). Il rigoroso processo decisionale di EPO dimostra palesemente quanto sia difficile ottenere un brevetto.Anche se alcune organizzazioni non governative fanno sembrare che Monsanto possa semplicemente prendere una varietà selvatica di melone in un campo, in un Paese, per poi incrociarla con un'altra varietà di meloni in un altro luogo e affermare di avere un brevetto su di essa, la realtà è ben diversa".

"L'obiettivo della Ricerca e Sviluppo di Monsanto è quello di produrre innovazioni trasformazionali che aiutino produttori e agricoltori a produrre colture più abbondanti o migliori. Monsanto richiede la protezione del brevetto sulle sue innovazioni e le sue domande di brevetto sono soggette agli stessi esami e criteri di brevettabilità di qualsiasi altra invenzione di ogni settore. Solo quando un richiedente è in grado di dimostrare esaustivamente all'EPO che l'invenzione è una reale novità, comprende un'attività inventiva, è utile ed è sufficientemente e adeguatamente descritta nella richiesta di brevetto, allora l'ufficio brevetti potrà concedere il brevetto per tale invenzione".

"Anche se nessun sistema è perfetto, Monsanto rimane estremamente fiduciosa nell'attuale sistema europeo per i brevetti e nella capacità di EPO di determinare efficacemente e in maniera imparziale la brevettabilità di invenzioni ai sensi della normativa vigente. Monsanto teme invece che le iniziative politiche volte al cambiamento del sistema europeo di brevetti possano comportare modifiche della normativa dei brevetti che indebolirebbero i diritti di brevetto, mettendo a rischio l'innovazione necessaria affinché il settore agricolo possa continuare a investire nello sviluppo di prodotti nuovi e migliori, in grado di fornire soluzioni oltre che valore ad agricoltori e consumatori".
Data di pubblicazione: