Italia-Cina: siglati accordi per l'esportazione di agrumi italiani
In particolare è stato siglato un protocollo sui requisiti fitosanitari per l'esportazione di agrumi italiani in Cina, che consentirà l'apertura di questo mercato per i nostri agrumi, e un memorandum d'intesa in materia di qualità dell'olio di oliva.
"Il sistema di controlli in campo agroalimentare - ha commentato il Ministro Martina - rappresenta una storia di successo per il nostro Paese e gli accordi firmati oggi a Pechino confermano la grande attenzione con cui paesi e mercati strategici come quello cinese guardano al nostro modello. L'esperienza di Expo Milano 2015 ci ha permesso di far conoscere le nostre aziende e rafforzare la partnership con il paese asiatico. Siamo al lavoro per favorire le esportazioni dei prodotti ortofrutticoli italiani eliminando le barriere fitosanitarie. Gli accordi siglati oggi sono un passo in avanti importante ma dobbiamo continuare su questa strada per favorire l'export italiano in Cina e avviare relazioni strategiche su alcuni temi chiave come l'innovazione e la tecnologia".
Il commento di Francesco Nicodemo (Asso Fruit Italia)
"Auspichiamo che le istituzioni, sia nazionali che estere, muovano le giuste leve, attraverso i protocolli, affinché anche altre varietà come l'uva da tavola e le mele abbiano contestualmente, in un'unica visita ispettiva da parte delle autorità cinesi, il benestare verso la Cina. Ampliare le relazioni non può che infondere ottimismo e accrescere così la presenza del Made in Italy nel mondo che, come è noto, è sempre ben accolto e ricercato", così Francesco Nicodemo, presidente di Asso Fruit Italia, OP-Organizzazione di produttori a cui aderiscono all'incirca 300 impresei provenienti da Basilicata, Puglia, Lazio, Piemonte, Calabria e Campania, ha commentato le nuove prospettive che scaturiscono dai negoziati tra Italia e Cina.
Il commento di Valentino Di Pisa (Fedagromercati)
"Accolgo con soddisfazione gli accordi sottoscritti dal Mipaaf con Pechino poiché permettono di aprire un nuovo mercato per i nostri agrumi, in un momento non del tutto favorevole per questa categoria, creando nuove opportunità commerciali per i nostri operatori e per la filiera agroalimentare nel suo complesso. Ritengo infatti che sia necessario intraprendere relazioni commerciali con nuove realtà per valorizzare il nostro Made in Italy, anche in seguito all'embargo russo, che fa segnare un calo dei nostri prodotti del 26% nella federazione (dato Coldiretti). I paesi extraeuropei, come gli USA e la Cina, rappresentano una nuova frontiera verso cui le nostre imprese devono rivolgersi, affiancate dal supporto del governo e dell'Unione Europea: secondo gli ultimi dati Istat, negli ultimi tre mesi del 2015 le vendite verso i paesi extra UE sono aumentate dell'1,6%, delineando un andamento in espansione per l'export (+3,6%) durante tutto il 2015 rispetto all'anno precedente. Tali dati evidenziano chiaramente che il commercio estero verso paesi extra UE rappresenta un'occasione da non perdere per le aziende italiane attive in questo settore, nella speranza che la situazione con la Russia venga al più presto risolta".