Norvegia: la guerra dei prezzi tra retailer non deve penalizzare i produttori
E' cominciata nei punti vendita della catena NorgesGruppen, che ha annunciato uno sconto del 7,5%. Il retailer Rema 1000 ha risposto il giorno dopo abbassando del 10% i prezzi di frutta e verdura.
Dopo che NorgesGruppen ha esteso lo sconto del 7,5%, i punti vendita Coop Obs hanno avviato una campagna limitata che promuoveva il 40% di sconto sulla frutta e verdura.
Il manager Jan Paul Bjørkøy ha dichiarato al quotidiano norvegese Dagens Næringsliv che le vendite di frutta e verdura sono aumentate del 40% nella prima settimana di prezzi scontati.
Produttori sotto pressione
Thor Johannes Rogneby, dell'Unione degli agricoltori norvegesi, ha dichiarato: "E' triste vedere che gli alimenti che produciamo sono poi venduti a prezzi così bassi, ma questa guerra tra catene di vendita al dettaglio dimostra quanto gli ortofrutticoli siano importanti per i punti vendita, poiché attraggono clienti. Il rischio però è che i prezzi all'origine subiscano delle riduzioni e di questo nessuno può essere contento".
Rogneby non è sicuro che la guerra dei prezzi porterà a una crescita complessiva della domanda, ma ritiene che si possa verificare un cambiamento nelle tendenze. "Un consumo maggiore di frutta e verdura farebbe bene sia ai consumatori sia ai produttori. Mettiamo anima e cuore per consegnare prodotti buoni e, se la domanda di verdure norvegesi aumenta, faremo in modo di incrementare la nostra produzione per la primavera prossima. Siamo abituati a seguire il mercato".
"E' positivo che l'ortofrutta stia diventando importante per i punti vendita e i consumatori, ma dobbiamo evitare che i produttori si trovino a pagare il conto più salato. Il lavoro del Consiglio cooperativo dei produttori orticoli (GPS) diventerà particolarmente importante, ora, dato che sono loro ad analizzare le tendenze dei prezzi e a controllare l'andamento di mercato negli incontri settimanali.
Fonte: bondebladet.no