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Verona: prezzi sopra la media per i limoni mentre le arance restano in rosso

Attualmente il mercato agrumicolo appare muoversi a più velocità: lento e negativo per quanto riguarda le arance, discreto per le clementine, mentre i limoni regalano qualche sorpresa.

"Il mercato delle arance è ingolfato", spiega a FreshPlaza Andrea Saturnini, della Sa.Ga. Frutta, azienda grossista di Verona specializzata appunto in agrumi. Le cause sono diverse. Da un lato, c'è lo stesso fenomeno di consumi al palo che si registra per tanti altri prodotti ortofrutticoli. Dall'altro, ci sono grandi volumi di arance sul mercato, in particolare di Tarocco siciliano, la cui stagione è iniziata da poco e che rappresenta il grosso delle arance italiane ora in commercio. Volumi minori, sul totale del mercato, provengono invece da Basilicata, Calabria e Puglia. "Quest'anno c'è stata una maggiore produzione sulle piante e ciò ha portato anche a calibri mediamente più piccoli", commenta il grossista.


Attività presso il mercato ortofrutticolo di Verona. (Foto d'archivio)

"La stagione del Tarocco – riprende il grossista – è iniziata con qualche problema: rispetto alle altre varietà, il primizio (Tarocco Nucellare) è più delicato, soprattutto a livello di buccia: fino a qualche giorno fa, nelle zone di produzione, faceva caldo e questo non ha aiutato"; gli agrumi hanno infatti bisogno degli sbalzi termici dal giorno alla notte sia per prendere colore e pigmentarsi, che per guadagnare in consistenza e sapore. "In momenti come questo – continua il titolare della Sa.Ga. Frutta – ci troviamo ad affrontare problemi di marciume, che costringono a rilavorare la merce".

Tutto questo si riflette sui prezzi, molto bassi per il periodo. Per dei calibri medio/piccoli, che rappresentano la maggior parte delle arance sul mercato, i prezzi viaggiano dai 30 ai 50 eurocent al chilo.

Le cose cambiano se dalle arance passiamo alle clementine, con la stagione di commercializzazione del prodotto italiano che è entrata nella sua fase tardiva, e che vede il progressivo passaggio dalle clementine calabresi a quelle pugliesi e lucane. "Veniamo comunque da una stagione difficile – riprende Saturnini – ma il cambio della zona di produzione sta aiutando: sono sparite le grosse quantità che avevamo prima e ora i prezzi sono un po' più dignitosi".

Per le ultime clementine calabresi i prezzi spaziano dai 50 eurocent/kg fino all'euro, in funzione del calibro, mentre quelle pugliesi arrivano anche a 1,50 euro al chilo ma si tratta di volumi ridotti sul totale della produzione italiana. I volumi dominanti sono quelli calabresi e sono questi che determinano l'andamento della stagione.

Parallelamente, la scorsa settimana ha mosso i primi passi la commercializzazione del mandarino tardivo con, spiega il grossista, "prezzi normali e vendite tranquille, perché c'è ancora una presenza importante di clementine e arance italiane". I prezzi sono dell'ordine dell'euro al chilo per dei mandarini tardivi confezionati e dal calibro sostenuto.

Completamente diversa la stagione di commercializzazione dei limoni. "Normalmente – spiega Saturnini – in questo periodo i prezzi dovrebbero essere abbastanza bassi e calmi; invece per dei limoni siciliani superiamo l'euro al chilo, mentre per quelli spagnoli siamo ancora più su: si tratta di prezzi notevoli per il periodo. Per via della minore produzione in Spagna, che è il paese che determina i prezzi di mercato, i volumi sono minori del solito e lo stesso accade per il prodotto italiano". In questi giorni il prezzo dei limoni italiani di qualità extra è poco sopra all'euro al chilo, mentre quelli spagnoli, di qualità extra, viaggia sull'ordine 1,30/1,40 euro/kg.