Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Commercio estero: crollate del 13% le esportazioni di agrumi pugliesi in Russia

"Una campagna non facile per l'agrumicoltura pugliese che ha nel comprensorio tarantino una punta di eccellenza. A causa dell'embargo, infatti, sono crollate del 13% le esportazioni di agrumi in Russia e al contempo il mercato locale subisce l'invasione di prodotto estero che viene fatto triangolare attraverso lo stretto di Gilberterra. Ciò determina prezzi in caduta libera e mancato riconoscimento della giusta remunerazione al lavoro svolto dai nostri coltivatori". E' il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a dare voce alle denunce che stanno montando in provincia di Taranto, dove si produce il 10% degli agrumi rigorosamente "Made in Italy".

"In Puglia si producono 110mila tonnellate di arance e clementine - commenta il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - prodotti di eccellente qualità, che spesso però non trovano mercato. L'impossibilità di esportare sul mercato russo ha peraltro provocato, per molti prodotti alimentari, una situazione di eccesso di offerta sul mercato europeo con ricadute negative sui prezzi riconosciuti agli agricoltori. Ai danni diretti, poi, vanno aggiunti quelli indiretti determinati dalla diffusione sul mercato russo di imitazioni low cost dei prodotti italiani, che rischiano di scalfire l'immagine dei prodotti originali nel tempo".

Di fronte al prolungamento dell'embargo russo, l'Unione Europea ha prorogato fino al 30 giugno 2016 le misure di sostegno eccezionali e transitorie per il settore ortofrutticolo, già adottate con il regolamento UE n. 1031/2014. L'applicazione del Regolamento è contestuale alla pubblicazione, in quanto la Commissione ha escluso ogni effetto retroattivo. L'obiettivo, dichiarato dall'esecutivo UE è quello di ridare equilibrio al mercato ortofrutticolo destabilizzato dall'embargo russo. Ma lo strumento, uguale a quello attivato nel 2014, non sembra adeguato alla soluzione del problema (per importi, misure e quantitativi), con tempistiche assolutamente disastrose.
Data di pubblicazione: