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Fatturato 2015 da 12,2 miliardi di euro, 500 milioni in piu' del 2014

Conad annuncia per il 2016 un piano d'investimento da 188 milioni di euro, con 88 nuovi punti vendita

Il 2015 di Conad si chiude con un giro d’affari di 12,2 miliardi di euro, il doppio di quanto registrato nel 2002 e con un +4,2% rispetto all'anno precedente, pari a +500 milioni di euro.

Seconda per quota di mercato, prima per quota supermercati
Nel corso dell'anno ormai sul finire, è cresciuta anche la quota di mercato dell'insegna, guadagnando un +0,4% rispetto al 2014 e arrivando così all'11,8%: dopo Coop, che secondo i dati Nielsen si attesta al 14,9% come market share, Conad è la seconda insegna della Gdo italiana.

Al riguardo, tuttavia, è interessante notare come, se si considera solo ed esclusivamente il canale dei supermercati, Conad risulta leader italiano controllando il 19,8% del totale; tant'è che la crescita di Conad è stata trainata in questo 2015 proprio dai supermercati e dagli iper, cresciuti più del doppio rispetto alla media italiana.

Questi e altri dati sono stati presentati ieri 17 dicembre 2015 in occasione della tradizionale conferenza stampa di fine anno.


Durante la conferenza stampa di ieri. Da sinistra a destra: Giuseppe Zuliani, direttore customer marketing e comunicazione Conad, Franesco Pugliese, amministratore delegato Conad, Alberto Moretti, direttore marketing dei canali distributivi Conad

Oltre 4mila nuovi posti di lavoro
A oggi Conad è leader di mercato in Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria e in 28 delle 110 province italiane in cui è presente; è formata da 2.722 soci imprenditori e, nel corso dell'anno, i vari punti vendita sono stati frequentati da 7,8 milioni gli acquirenti non occasionali (il 31,7% delle famiglie italiane), con oltre 45 scontrini ciascuno all'anno.

In totale, la rete di vendita conta 3.062 punti di vendita – 25 Conad Ipermercato, 215 Conad Superstore, 1.039 Conad, 989 Conad City (leggasi i negozi di prossimità a marchio Conad), 518 Margherita Conad, 197 discount Todis, 13 Sapori&Dintorni e 66 altre insegne e cash&carry. In questi numeri rientrano l'acquisizione di 45 punti vendita prima a insegna Billa, in Veneto e nel Friuli-Venezia Giulia, e le nuove aperture, che hanno portato alla creazione di 4.174 nuovi posti di lavoro.


Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad.

Il format Sapori&Dintorni primo nella redditività del PdV
In un clima di consumo in lieve miglioramento, ma ancora di scetticismo (secondo dati Nielsen riportati ieri, nel 2015 il 64% degli italiani ha adottato misure per risparmiare, contro il 72% del 2014) "la nostra risposta è una rete multicanale e multifunzionale, con layout specifici, assortimenti ampi di specialità ed eccellenze di ogni territorio. Investiamo in servizi e nel futuro con soluzioni più vicine possibile alle attese di quanti scelgono le nostre insegne per la qualità e la convenienza che siamo in grado di garantire", sottolinea Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad.

Inoltre, la produttività dei punti vendita Conad (da leggere come il fatturato medio di ogni metro quadrato) risulta essere una delle più alte in Italia, la quinta, con una media di 5.980 euro al mq, dato superiore alla media nazionale di 5.320 euro/mq; ma anche qui servono dei distinguo. E' infatti interessante notare come i punti vendita Sapori&Dintorni - cioè il format di vendita che è stato definito il supermercato di qualità e tipicità per una degustazione veloce e una spesa di vicinato, con 3mila-4mila referenze in vendita (il dato più basso di tutti i canali di vendita Conad), esposte in 500 metri quadrati di superficie - abbiano una produttività media dell'ordine dei 10mila euro al mq.

"Ci sono elementi di Sapori&Dintorni – dichiara Pugliese - che ci serviranno nella rivisitazione dei punti vendita di prossimità", che in Conad significa Conad City, punti vendita che con 4.500/5.500 referenze in 400 mq hanno una produttività di 6.200 euro al mq. Tant'è che i piani sono di arrivare, nei prossimi anni, a circa una trentina di punti vendita Sapori&Dintorni, contro i 13 attuali.


Il reparto ortofrutta del punto vendita Sapori&Dintorni alla Stazione Centrale di Milano al momento dell'inaugurazione, ad aprile 2015 (cfr. FreshPlaza del 30/04/2015) (Foto d'archivio)

Gli investimenti per il 2016
E se ora, nel breve termine, le battaglie di Conad puntano sulla liberalizzazione, a partire dalla vendita di farmaci di tipo C, spingendo su un cambio della normativa (Pugliese denuncia "l'eccesso di regolamentazione che sta paralizzando l'Italia"), è nel 2016 che l'insegna calerà sul tavolo delle carte molto pesanti.

Per l'anno prossimo, infatti, Conad investirà 188 milioni di euro per potenziare e ampliare la rete con 88 nuovi punti di vendita (in media una nuova apertura ogni 4 giorni) per una superficie aggiuntiva complessiva di 78.800 mq e la creazione di 1.300 posti di lavoro, 880 dei quali rappresentati da nuove assunzioni. Il dato dei 188 milioni di euro non comprende eventuali nuove acquisizioni, che fanno conto a sé; e proprio quella delle nuove acquisizioni sarà la strategia su cui Conad punterà per il Nord Ovest dell'Italia ("un mercato saturo di punti vendita", afferma l'AD dell'insegna).

"Oggi - rimarca Pugliese - fare investimenti non è più come giocare a poker, ma è più simile a una partita a scacchi. Per fare scacco matto devi essere disposto a sacrificare la regina, devi pianificare le mosse tue e dell'avversario. Di bluff non ce ne possono essere".


Francesco Pugliese, AD di Conad, in occasione dell'inaugurazione del negozio Sapori&Dintorni alla Stazione Centrale di Milano, lo scorso aprile (cfr. FreshPlaza del 30/04/2015) (Foto d'archivio)

E l'e-commerce?
Sul 2016 di Conad, un'ultima nota la merita l'e-commerce, soprattutto quello alimentare. "L'obiettivo è partire con una sperimentazione in una grande città italiana", afferma Pugliese. Ma niente spazio ai facili entusiasmi, perché lo stesso AD è del parere che "con l'online non si guadagna. Ha un valore solo se sostiene il punto vendita fisico. Per noi, perché abbia un senso, deve essere a supporto dell'attività di vendita fisica". Di più non svela e non aggiunge, ma già questo lascia intendere che difficilmente l'approccio sarà alla Amazon, con acquisti online e consegne a domicilio, senza un punto di vendita fisico.