"Cicoria, sedano, prezzemolo, finocchio, cavolfiore romanesco e bianco: abbiamo cominciato con tutte le referenze. Novembre è stato un mese troppo stabile dal punto di vista climatico: non è piovuto, sole quasi tutti i giorni, nessun accenno di freddo se non nell'ultima settimana. Si è registrato inoltre un accumulo di merce con la fine della produzione del Nord e del Centro Italia, e l'inizio di quella del Sud. In questo momento, quindi, l'offerta è abbondante".
"Siamo fiduciosi per il mese di dicembre, con una ripresa dei consumi in vista di temperature più basse e in linea con il periodo. Continueremo ad attenerci alle nostre programmazioni iniziali, senza troppe variazioni. Rispetto allo scorso anno si registra un calo sia in termini di prezzi sia di volumi; annoveriamo qualche cliente in più della grande distribuzione e questo ci facilita rispetto ad altre aziende che commercializzano i nostri stessi prodotti. I supermercati, infatti, hanno un consumo più costante rispetto ai mercati tradizionali".
La produzione aziendale è destinata sia a livello nazionale sia all'estero. "Fuori Italia stiamo comunque lavorando poco, perché fino alla settimana scorsa ancora si registravano produzioni autoctone. Francia, Germania, Lussemburgo sono i nostri mercati principali".
In merito all'impatto post-attentati di Parigi, Cosimo ci racconta quanto discusso con gli altri responsabili in azienda: "Si sente dire che la gente ha paura, vive in un clima di terrore dopo gli attentati, che non esce di casa. In realtà notiamo che non è proprio così. Il mancato consumo dei prodotti non è legato a questa situazione, ma a un'offerta superiore rispetto alla domanda e alle temperature troppo elevate per il periodo, che non spingono all'acquisto di verdura".
A livello di concorrenza il responsabile commerciale indica la "spietata" Spagna come principale competitor, che "certo non sta però messa meglio di noi".
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Il prodotto che registra l'andamento migliore è la cima di rapa. "Non se ne fanno grandissimi volumi, ma sia in Italia sia all'estero non mostra problemi né legati al prezzo né al consumo. Ogni anno viene valorizzato sempre di più. In Germania, in particolare, registra dei buoni riscontri".
Un altro prodotto che sta diventando di punta è il broccolo. "Se ne consuma tanto e, nonostante sia necessario adeguarsi ai prezzi del momento, si vende con facilità".
Una novità aziendale è invece il cavolo nero. "Prima esperienza per noi anche dal punto di vista produttivo, in quanto è una coltura che non conoscevamo. E' un prodotto - per noi di nicchia - che solitamente si coltiva in Toscana e che stiamo producendo su suggerimento di una catena distributiva locale. Lo coltiviamo su 4 ettari e per il momento sembra rispondere bene. Il cavolo nero sta facendo parlare di sé anche in TV, per via delle sue proprietà salutistiche".
Cavolo nero.
Guardando al futuro, Cosimo parla di investimenti già effettuati che si spera portino ai risultati ipotizzati. "Continuiamo a crederci e a crescere, nonostante la crisi. Abbiamo registrato un aumento del 30% in fatturato e investito nell'ampliamento aziendale, con nuove celle frigorifere, nel rinnovamento del parco macchine e nell'acquisto di nuovi terreni. Sarà l'anno della resa dei conti".
Parlando di criticità del settore, il responsabile commerciale conclude: "Finché la grande distribuzione andrà alla ricerca solo ed esclusivamente del prezzo basso, le cose non miglioreranno mai. Il problema è e resterà la guerra delle quotazioni, che porta a un abbassamento della qualità. A discapito dei produttori, ma anche della Gdo stessa che poi vende meno. Per fortuna diverse catene sembra stiano invertendo un po' questa rotta".
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Cosimo Leggiero - responsabile commercialeOrtofrutticola Egnathia
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