Eataly: l'avventura europea inizia da Monaco di Baviera
Il progetto si avvale della partnership di Signa Retail attraverso Eataly Distribution Deutschland GmbH, joint venture siglata con l'obiettivo di portare il format Eataly in Germania, Austria e nella Svizzera tedesca. L'apertura di Eataly Monaco si aggiunge a quelle internazionali a New York, Chicago, Istanbul, Tokyo, Yokohama, Dubai, Seul e San Paolo che si sommano ai 18 Eataly in Italia. Il nuovo Eataly apre nell'edificio costruito nel 1853 che in passato ha ospitato lo storico mercato di Schrannenhalle, importante luogo di commercio e di cultura posizionato nel cuore della città, con l'intento di dare nuovamente lustro ad una sede tanto amata dai bavaresi e ricca di storia.
I lavoratori impiegati, tra pizzaioli, cuochi, pasticceri, panettieri, camerieri, macellai, addetti ai banchi del fresco, baristi, mastri cioccolatai, gelatai, addetti ai reparti di vino e birra, sono 220. A guidarli sarà lo chef Alex Sallustio, fino a ieri Sous Chef dello stellato Norbert Niederkofler (St. Hubertus a San Cassiano in Badia, Bolzano). A lui si affiancherà Lucio Pompili, con Eataly dal 2013.
"Inizia- ha commentato Oscar Farinetti, ideatore e fondatore di Eataly - il cammino di Eataly in Europa partendo da Monaco di Baviera. Monaco è vicino all'Italia in tutti i sensi e per questo siamo convinti che i Bavaresi – ha aggiunto- sapranno apprezzare la vera grande cucina italiana che Eataly propone, insieme alla storia e alle tradizioni secolari del nostro immenso patrimonio agroalimentare. Sarò presente all'apertura delle porte del nostro nuovo Eataly per dare personalmente il benvenuto ai primi nuovi clienti tedeschi".
"Con l'apertura di questo nuovo negozio in un mercato così variegato e strategico anche i cittadini di Monaco - ha detto invece Andrea Guerra, Presidente di Eataly - potranno provare quelle emozioni che Eataly, sin dall'inizio, cerca di trasmettere ai visitatori. Emozioni di varia natura, la scoperta di un gusto nuovo, l'affiorare di un ricordo dimenticato, la scoperta di tradizioni credute perse, le storie incredibili di uomini che si sono dedicati a mestieri perduti, e persino la inattesa consapevolezza che l'integrazione culturale e sociale passa anche dalla cucina. Le emozioni - ha poi specificato - viaggiano normalmente su due gambe, la qualità dei nostri prodotti e le informazioni trasmesse dai nostri lavoratori. A Monaco - ha concluso - abbiamo una grande opportunità addizionale, l'alleanza con un partner di primissima qualità che potrà aiutarci con le sue conoscenze e con la famigliarità con il mercato tedesco a crescere bene e in fretta".