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In Italia il consumo di mirtilli è in aumento, ma non tanto velocemente quanto negli altri Paesi europei. "Abbiamo condotto delle prove in alcuni supermercati, anche con banchi frigo brandizzati con il nostro marchio e con una gestione dell'esposizione in sinergia con i punti vendita; abbiamo constatato che, senza far leva sul prezzo e focalizzandoci direttamente sulla qualità, le vendite sono triplicate".
Secondo Scandola, infatti i consumi italiani non riescono a decollare come dovrebbero in quanto manca la comunicazione, ovvero non si illustrano al consumatore le caratteristiche organolettiche di questo super frutto coltivato in Italia. "Bisogna far arrivare il messaggio che mangiando un tot di mirtilli al giorno si combattono davvero i radicali liberi! Due sono gli aspetti da tenere presenti e che devono essere veicolati: bontà e aspetto salutare".
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In Europa e negli Stati Uniti la domanda di mirtilli è in aumento; si corre il rischio che diventino una commodity? "E' difficile da dire, siamo ancora molto indietro rispetto all'America, dove questo piccolo frutto è consumato molto e volentieri. Qui da noi, siamo ancora agli inizi del suo sviluppo commerciale. La produzione è in aumento anche in Spagna, Marocco, Germania, per citare solo alcuni Paesi, e nei prossimi cinque anni con molta probabilità la disponibilità di mirtillo sarà doppia rispetto a quella attuale".
Fino a tre anni fa, il frutto registrava un prezzo molto alto. "Ora le quotazioni si stanno stabilizzando. Lo scorso anno c'era stato un brusco calo, con una forte concentrazione di prodotto nel mese di giugno; una ripresa si è avuta invece nella stagione da poco terminata, risultata soddisfacente anche per via delle condizioni climatiche".
Piccoli frutti disponibili per otto mesi l'anno
Oltre ai mirtilli, il Consorzio conta 30 ettari di fragole, 10 ha di lamponi, 6 ha di more e 2 ha di ribes rosso. Tutte le coltivazioni sono in fuori suolo. "Puntiamo a farci conoscere come produttori specializzati e secondi a nessuno nella tecnica e nell'innovazione della coltivazione di piccoli frutti".La struttura organizzativa e i numerosi contatti internazionali permettono di offrire tutta la gamma di fragole e piccoli frutti di elevata qualità anche nel periodo invernale, attraverso la collaborazione di fornitori attentamente selezionati in Messico, Cile, Brasile, Spagna, Nord Africa. Anche nel Sud Italia. "In controstagione - sottolinea Scandola - ci focalizziamo solo sul mercato italiano".
"Guardando al futuro, stiamo investendo molto in serre e strutture all'avanguardia per la gestione del clima e per il benessere dei raccoglitori; come produttori abbiamo delle varietà in esclusiva di fragole che richiamano antichi sapori, cerchiamo mirtilli che siano grossi ma buoni. Vogliamo cancellare dalla memoria del consumatore lo stereotipo dei piccoli frutti tutti uguali. Dolcezza e aromaticità sono le nostre parole chiave e i nostri elementi di forza".
Contatti:
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