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Buone prospettive per il commercio delle mele in Europa

Gli operatori francesi del settore mele sperano che la seconda parte della stagione europea possa risultare migliore della prima. I volumi produttivi hanno recuperato rispetto all'anno scorso e il caso ha voluto che ci fossero altri fattori favorevoli, come un tasso di cambio migliore e vendite più attive, che hanno fin qui portato a profitti migliori.

"La qualità delle mele raccolte quest'anno è buona - ha raccontato a FreshPlaza Marc Peyres della Blue Whale - L'inizio della stagione è stato positivo e se le cose procederanno in questo modo, l'annata 2015/16 potrebbe diventare una delle migliori stagioni dell'ultimo decennio".

In Francia anche i profitti sono stati migliori con incrementi netti nei fatturati di vendita fino al 30% su alcune varietà commercializzate da Blue Whale.

"L'Euro non è troppo debole; siamo vicini a una valutazione normale per la moneta europea - ha detto Marc - Quando l'Euro era forte, invece, non ce la passavamo così bene. Con l'attuale tasso di cambio sul Dollaro siamo nuovamente competitivi".

Alcune varietà incontrano ancora difficoltà in termini di movimentazione, specialmente quelle che avevano rimanenze in magazzino dal raccolto precedente. Altre varietà, come la Gala, avranno quasi sicuramente una buona stagione, specialmente nella parte finale del periodo di vendita.

Ci sono inoltre avvisaglie che i volumi in Europa e Stati Uniti potrebbero non essere abbondanti come previsto inizialmente e, in caso ciò fosse confermato, il mercato migliorerebbe ulteriormente durante l'inverno.

Non tutti i mercati sono praticabili

Le spedizioni Blue Whale in Asia sono aumentate nel corso degli anni e lo sviluppo dei mercati africani continua. Entrambi i continenti sono ben lontani dall'essere saturi di frutta europea e quello africano richiederà ancora anni di lavoro prima che Blue Whale possa spedire grandi volumi. Ma l'attenzione non si concentra più sull'individuazione di nuovi mercati, bensì sullo sviluppo di quelli esistenti.

"Vendiamo mele ovunque, perciò non ci sono molti nuovi territori ancora da esplorare, nel mondo - ha detto Marc - Molti mercati sono già aperti e dobbiamo sviluppare nuove varietà per continuare a crescere". Un mercato che al momento rimane chiuso agli spedizionieri europei è la Russia. L'embargo sulle merci europee è ancora in vigore e Marc ritiene che si debba continuare a operare senza la Russia come opzione, compensando con altre zone. Gli USA, tuttavia, sono un mercato che, anche se aperto alle mele europee, non è economicamente redditizio per la maggior parte degli spedizionieri.

"Abbiamo firmato un protocollo commerciale con gli Stati Uniti, eppure non c'è ancora granché interesse a spedire in questo Paese - ha detto Marc - L'anno scorso abbiamo inviato qualche volume e quest'anno spediremo nuovamente dei quantitativi per capire bene l'applicazione del protocollo e poi provare a negoziare qualcosa di meglio. Non possiamo trascorrere 20 anni senza fare niente, dobbiamo lavorare per il futuro; perciò cominceremo con questo protocollo come primo passo. Tuttavia non è fattibile spedire frutta fin laggiù, a costi aggiuntivi. Non può funzionare economicamente, perciò speriamo che ci siano persone pragmatiche negli USA che ci aiutino ad aprire questo mercato".

Per maggiori informazioni:
Marc Peyres
Blue Whale SAS
Tel: +33 5 63215656
Email: marc@blue-whale.com
Web: www.blue-whale.com
Data di pubblicazione: