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Qualche problema qualitativo per il prodotto italiano

Limoni: si confermano i prezzi alti

"E' così da quest'estate: i prezzi sono elevatissimi", spiega un grossista della piazza di Bologna, riferendosi all'andamento del mercato dei limoni. Conferma anche un altro grossista, della Or.Ver., azienda operante sulla piazza di Verona: "le quotazioni sono elevate, sono alcuni anni a questa parte che in questo periodo va così; 6/7 mesi fa eravamo su prezzi medi di 1,80/2 euro al chilo, in un mercato dove superato l'euro sei già in attivo".

Interpellando i due grossisti, oggi sono sostanzialmente tre le origini dei limoni presenti sui mercati all'ingrosso di Bologna e Verona. Si parte con il limone turco che, riprende il grossista bolognese, "è a fine campagna. Non tutti, ma buona parte dei limoni dalla Turchia ora presentano problemi di qualità. Di tutta la merce che gira oggi sul mercato, i limoni turchi sono quelli di qualità più bassa, o comunque quelli più a rischio di presentare dei problemi". Sulla piazza bolognese le quotazioni di questo prodotto viaggiano intorno all'euro al chilo; a Verona si parla di 80/90 centesimi di euro al chilo.


Limoni

In una scala di qualità a tre concorrenti, se il prodotto dalla Turchia occupa il gradino più basso, il vertice è invece detenuto stabilmente dal limone spagnolo. "Quest'ultimo è il migliore, sotto tutti i punti di vista", spiegano da Bologna, ma appare in "ritirata": "con l'arrivo di volumi importanti di prodotto italiano, gli Spagnoli smettono di esportare limoni qui da noi: è una costante di tutti gli anni"; a maggior ragione quest'anno, in cui si parla di un calo produttivo in Spagna, tanto che nel paese iberico – rivelano i rumors – si teme che già a febbraio ci saranno problemi di forniture, mentre di solito arrivano tranquillamente fino ad aprile.

In termini di prezzi, oggi il limone spagnolo di qualità extra (quindi un gradino sopra a una prima categoria, ndr) viene scambiato a Bologna a circa 1,50 euro al chilo, mentre per una prima categoria si parla, a Verona, di 1,10 euro al chilo perché, precisano dalla Or.Ver., "la loro qualità è buona, ma la loro pianta ha le spine e questo danneggia il frutto nei viaggi, così quando gli agrumi arrivano da noi durano solo pochi giorni".

Intermedia la qualità dei limoni italiani, "più vicina però a quella turca – spiega il grossista bolognese – perché quest'anno i produttori italiani hanno raccolto troppo presto un prodotto ancora troppo verde e, per recuperare, taluni hanno stufato i limoni". "Per chi ha investito in nuove varietà come il Liscione – spiegano invece dalla Or.Ver. - la qualità è ottima, anche senza un colore ottimale, mentre i limoni più tradizionali oggi sono qualitativamente scadenti".

Sui prezzi, al mercato all'ingrosso di Verona, concludono dalla Or.Ver., "il limone siciliano viene scambiato a 1,40/1,50 euro al chilo; 1,50/1,60 euro al chilo per del calibro 4, quello che va per la maggiore. Se marchiato IPG, il limone della costiera amalfitana spunta tra i 2,50 e i 2,80 euro al chilo; qualche giorno fa era arrivato anche a 4 euro al chilo".