Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Per difendere la redditivita' delle imprese

Regno Unito: sconsigliato seminare nuovi ettari a patate per il 2016

Quest'anno i coltivatori britannici di patate sono riusciti - come riporta Farmers Weekly - a raggiungere un buon equilibrio tra la domanda e l'offerta, dopo un 2014 nero, riducendo dell'8% gli ettari seminati.

Secondo diversi analisti interpellati dal sito inglese, non seminare nuovi ettari potrebbe rivelarsi la soluzione migliore anche per la campagna 2016: "Il mercato è ancora sotto pressione, sicché fate attenzione alle superfici da seminare e coltivate solo prodotti di qualità. Non piantate acri in più e puntate sulla redditività", dichiara Jay Wootton, direttore dell'agenzia di consulenza agricola Andersons, interpellato da Farmers Weekly.


La raccolta delle patate in Scozia.

Parlando di un mercato ancora sotto pressione, Wootton si riferisce al panorama europeo della produzione di patate. Quest'anno, come già spiegato, nel Regno Unito gli ettari coltivati a tuberi sono calati dell'8%, a fronte di una domanda aumentata di un misero 0,8% (aumento, tra l'altro, trainato dai discount).

Nel resto d'Europa, il panorama riportato da Farmers Weekly è simile. La produzione aggregata di Regno Unito, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Germania è diminuita del 14% rispetto al 2014 per via di minori rese per ettaro (calate del 10,7%) e di una minore superficie seminata (-3,7%, scesa a 527.110 ettari complessivi). In Polonia, la terza maggiore destinazione delle patate inglesi, la produzione nazionale risulta in flessione del 9%.

Il calo dell'offerta ha portato a prezzi al produttore che, rispetto a quelli dell'anno scorso, sono di 27 sterline per tonnellata (= 37 euro/ton) superiori; al 30 ottobre il prezzo medio per una tonnellata di patate era di 136,23 sterline (circa 191 euro): ecco la "redditività" di cui parla Wootton.

Allo stesso modo Wootton consiglia, nel breve periodo, di "vendere le scorte in magazzino prima, perché lo stoccaggio potrebbe costare di più di quanto si potrebbe guadagnare adesso", visto e considerato che i prezzi alla tonnellata sono in calo: al 18 settembre, nel Regno Unito, si era su quotazioni di 151,51 (212 euro) sterline alla tonnellata, contro le suddette 136,23 del 30 ottobre.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte www.fwi.co.uk