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Assegnati i premi del Consorzio Ristoranti del Radicchio

Radicchio d'Oro: la promozione e' di qualita'

Nella serata di ieri, 16 novembre 2015, all'Hotel Fior di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, è salita in cattedra la Promozione con la "p maiuscola". Sì, perché il Radicchio d'Oro, anno dopo anno, si sta proponendo come un evento unico nel suo genere.

C'è infatti un prodotto di eccellenza, il Radicchio (Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco Veneto IGP), c'è un territorio suggestivo e vocato (la provincia di Treviso e la regione Veneto) e c'è la cultura eno-gastronomica (con il Consorzio dei Ristoranti del Radicchio). E, da 17 anni a questa parte, si svolge appunto una manifestazione che premia chi si distingue in ambito artistico, culturale, sportivo, eno-gastronomico e imprenditoriale.



L'idea di Egidio Fior (nella foto sopra con Savina Confaloni, che ha condotto la serata) e del Gruppo dei Ristoratori del Radicchio ha trovato da subito ampi riscontri. Tutti coloro che dal 1999 si sono presentati all'Hotel Fior per ricevere il Premio hanno toccato con mano la convivialità veneta. Al centro di tutto, il radicchio di Treviso, "il fiore che si mangia".

Ma il Radicchio d'Oro non è solo un premio: piuttosto costituisce un'occasione di confronto tra persone provenienti da diversi ambiti lavorativi e con differenti esperienze e passioni. Che sono state messe in luce anche ieri sera durante i brevi talk show che hanno arricchito la cerimonia di premiazione.

I premiati della 17ma edizione

Presentata dalla giornalista e conduttrice, Savina Confaloni, la 17ma edizione del Radicchio d'Oro aveva come madrina Alice Sabatini, Miss Italia 2015.

Se il "premio Dop alla trevigianità" è andato al mastro vetraio Marco Varisco, il riconoscimento per la sostenibilità e l'innovazione è stato attribuito al Settore ortofrutta di Coop Italia, prima insegna ad avere creduto e diffuso il radicchio nei propri punti vendita; prima insegna a investire nei "prodotti con amore". E, così, negli ultimi dieci anni, il consumo di radicchi è raddoppiato: e il valore alla produzione del Treviso e del Castelfranco è passato dai 4 milioni di euro del 2000 agli attuali 50.

Nel 2010, sempre con Coop, è arrivata anche la prima certificazione di biodiversità, la "Biodiversity Friend" che, insieme al prodotto di qualità, riconosce il valore di un ambiente altrettanto salubre.


A ritirare il premio, il responsabile nazionale del Settore Ortaggi di Coop Italia, Giuseppe Iasella.

Ancora, premio Radicchio d'Oro per l'enogastronomia a Giorgio Barchiesi, in arte Giorgione, il protagonista di Orto e Cucina su Gambero Rosso Channel; nell'anno dell'Expo, premio a Davide Rampello, considerato uno dei maggiori innovatori del linguaggio televisivo, curatore di numerose mostre, direttore Artistico del Carnevale di Venezia; Premio per la ricerca scientifica 2015 al professor Sergio Pecorelli.



Per lo Sport (nella foto sopra), sono stati premiati Silvia Marangoni, campionessa di pattinaggio artistico, l'allenatore del Sassuolo Eusebio Di Francesco e il calciatore (campione del mondo nel 2006) Luca Toni.



Il Radicchio d'Oro per la cultura è andato a Stefano Zecchi, giornalista, scrittore e accademico italiano; in ambito divulgazione scientifica è stata premiata la giornalista Livia Azzariti, mentre Luca Telese si è aggiudicato il riconoscimento per l'informazione. Per cultura/spettacolo, poi, il Radicchio d'Oro è stato consegnato all'attore Giancarlo Giannini (nella foto sopra).