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Il meteo anomalo ha allungato le produzioni locali estere

Archiviata l'emergenza estate, ora la campagna autunno-inverno del radicchio parte sotto buoni auspici

I problemi estivi legati al gran caldo sembrano essere ormai alle spalle e adesso la stagione autunno-inverno del radicchio promette bene.


Cristiana Furiani, titolare della Geofur, a Madrid, in occasione dell'ultima edizione di Fruit Attraction.

"L'estate è stata molto difficile, a causa del gran caldo, specie nella fase dei trapianti: la stagione ci ha messi a dura prova. Abbiamo lavorato irrigando giorno e notte, investendo molto", spiega Cristiana Furiani, titolare della Geofur, azienda di Legnago (VR) specializzata in radicchio. All'attivo l'azienda ha circa mille ettari sparsi in tutt'Italia, dove si coltiva esclusivamente radicchio di tutte le varietà, per un fatturato che l'anno scorso ha sfiorato i 15 milioni di euro.


Confezione di radicchio a marchio Geofur

"Abbiamo superato brillantemente la prova estiva – continua la Furiani – anche meglio delle aspettative e ora la stagione autunnale è iniziata molto bene, con una qualità ottima, anche oltre le aspettative, mentre i volumi sono in linea con la media di produzione e non si prevedono ad oggi sovra o sottoproduzioni".


Lavorazione alla Geofur (Foto d'archivio).

"Per com'è partita la stagione, ci aspettiamo una campagna del radicchio soddisfacente. L'unica incognita può venire dal fronte dei consumi, ma per ora siamo ottimisti", spiega.


La lavorazione del radicchio nella sede principale della Geofur, a Legnago, nel veronese (Foto d'archivio).

E il capitolo consumi prende due binari separati, quello della domanda nazionale e quello dell'export. Sul mercato nazionale, riprende la titolare della Geofur, "stiamo andando bene, specie nei supermercati, dove si nota un ritorno e un'accresciuta attenzione verso la qualità: chi ha un prodotto di qualità viene premiato, e noi ora ci sentiamo premiati. Nella Gdo sta iniziando a interessare il Radicchio di Verona Igp, ma che andrebbe valorizzato di più, perché dà molte garanzie e quest'anno si presenta davvero bello e di qualità".


Una confezione di radicchio di Verona Igp.

Diverso il discorso sul fronte dell'export e, anche in questo caso, a metterci lo zampino è quest'andamento anomalo del meteo. "A partire da novembre di solito esportiamo molto – riprende la Furiani – ma quest'anno le richieste dall'estero vanno un po' più a rilento. Solitamente nel Nord Europa terminano la produzione alle prime gelate, ma quest'anno, con il clima relativamente mite di questi giorni, dispongono ancora prodotto locale"; a differenza di quest'estate, quando il caldo ha decimato le produzioni estere e spinto la domanda di radicchio italiano determinando, unito anche ai problemi registrati in Italia (leggasi scarsità dell'offerta, ndr), un'impennata dei prezzi estivi.


Un momento della lavorazione del radicchio (Foto d'archivio).

Proprio sul fronte del valore,i se quest'estate si è registrato un aumento delle quotazioni del radicchio, poi i prezzi sono via via scesi. "A ottobre – conclude la titolare della Geofur - siamo arrivati a quotazioni alla produzione eque, non come l'anno scorso quando, a causa della sovrapproduzione, spesso non si arrivava nemmeno a coprire i costi di produzione. Ora i prezzi sono un po' diminuiti, ma del resto in questo momento stanno arrivando i grossi volumi di radicchio e la domanda estera è ancora bassa; ma se si confermeranno i consumi dell'anno scorso non prevediamo problemi".

Contatti:
OP Geofur
Via Gallese, 17
37045 Legnago (VR)
Tel.: (+39) 0442 641344
Fax: (+39) 0442 641426
Email: info@geofur.it
Web: www.geofur.it