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Li propone la Royal Society for Pubblic Health

Regno Unito: voucher per incentivare il consumo di frutta e verdura tra i bambini

La Royal Society for Pubblic Helath (RSPH), ente britannico che raccoglie più di seimila medici e che è impegnato nella promozione della salute, rilancia sul tema dell'obesità infantile, un fenomeno in costante aumento in Gran Bretagna, tanto che nel 2013/14 un bambino di 6 anni su cinque della sua età risultava obeso (esattamente il 19,1%, contro il 18,9% dell'anno precedente e il 17,5% del 2006/07); inoltre, altri dati rivelano che dall'ingresso all'uscita della scuola elementare il numero di bambini in sovrappeso od obesi raddoppia.

Secondo l'RSPH, che al riguardo sta preparando uno schema da presentare a gennaio al Governo, un'arma nella lotta all'obesità infantile potrebbero essere i voucher per incentivare all'acquisto di frutta e verdura. Un'iniziativa sulla falsariga di quella che già eroga simili buoni per le neo-mamme delle fasce economiche deboli, al fine di permettere l'acquisto di latte in polvere e altri alimenti nutritivi per i neonati.



Nella proposta della Royal Society i voucher verrebbero distribuiti attraverso i consigli locali, che dal 2013 hanno la delega alla salute pubblica, alle famiglie con bambini certificati obesi dall'NCMP, il National Child Measurement Program, un sistema che monitora il peso-forma dei bambini e che, in caso di sovrappeso, avvisa le famiglie con una 'fat letter'; un sistema che in tanti giudicano inefficace.

In alternativa - spiegano dalla RSPH - ad erogare i voucher potrebbero essere le stesse catene di vendita al dettaglio, come parte delle loro politiche sociali a cui sono chiamate, visto e considerato anche il fatto che il ministero britannico del Tesoro ha tagliato di 200 milioni di sterline (280 milioni di euro) i trasferimenti ai consigli locali.

La proposta dei voucher va a sommarsi alle altre iniziative che stanno nascendo in tutta la Gran Bretagna per limitare l'obesità infantile (e non solo); proposte come quella di istituire una tassa sulle bevande e sugli alimenti ad alto contenuto di zuccheri o per l'istituzione di 'un'ora di libertà' nelle scuole, per stimolare i bambini all'attività fisica.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte www.theguardian.com