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Gli astronauti coltiveranno nello spazio funghi prodotti dagli studenti

Komalpreet Kahlon, Gemma Mancuso, Francis Buguis, Modlin Orange e Kugenthini Tharmakulasekaram sono i componenti del team U, e sono i vincitori di uno dei 14 Student Spaceflight Experiments Program (SSEP), l'iniziativa lanciata periodicamente dal National Center for Earth and Space Science Education (NCESSE), un'agenzia educativa attiva nel Nord America.

Per partecipare ai SSEP, studenti universitari e delle superiori uniscono le forze per sviluppare in team un esperimento da realizzare nello spazio e ai vincitori viene data la possibilità di metterli in pratica. Quello dei ragazzi canadesi riguarda la coltivazione in condizioni di microgravità, la stessa che si sperimenta sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), di una varietà di funghi Pleurotus.


Un momento della ricerca per partecipare al SSEP (Fonte foto Youtube)

Ricchi di fibre, poveri di grassi e in grado di crescere praticamente ovunque, anche tra i rifiuti, i funghi sono stati scelti dagli studenti per fornire un'alternativa alimentare agli astronauti, un'alternativa che possano coltivarsi autonomamente nei lunghi viaggi spaziali, usando poco spazio e poche materie prime.

In pochi minuti, i membri del team U hanno già "addestrato" gli astronauti che (indicativamente a gennaio 2016) porteranno nello spazio il loro esperimento, che nel dettaglio è formato da una serie di tubicini divisi in tre sezioni mediante applicazione di due morsetti.

La prima sezione contiene le spore dei Pleurotus, coltivate dagli stessi studenti, e un substrato di paglia di riso su cui cresceranno; la seconda contiene invece acqua sotto forma di cristalli di gel per idratare le spore; la terza e ultima sezione contiene invece un agente in grado di bloccare lo sviluppo dei funghi.

In base alle istruzioni degli studenti, il procedimento che gli astronauti eseguiranno in orbita è abbastanza semplice. Una volta sull'ISS, toglieranno il primo morsetto: quando i cristalli di gel d'acqua entreranno in contatto con le spore, i funghi inizieranno a crescere. Dopo un paio di settimane gli astronauti toglieranno il secondo morsetto e l'agente stopperà la crescita dei funghi. Una volta che i tubicini torneranno sulla Terra con il primo viaggio di ritorno, gli studenti analizzeranno i funghi per determinare se la loro ipotesi (che i funghi possono essere una valida fonte d'alimentazione nei viaggi spaziali) sia corretta.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte www.theeyeopener.com