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"Presto le macchine potranno "annusare" l'odore del cibo avariato"

La società C2Sense con sede in Massachusetts (USA) ha inventato un microchip in grado di conferire il senso dell'olfatto ai computer.

Secondo il co-fondatore e direttore allo sviluppo tecnologico Jan Schnorr, l'obiettivo principale dell'azienda è far sì che le macchine possano "annusare" l'odore del cibo avariato. Il deterioramento degli alimenti può essere infatti contagioso, rovinando intere partite di merce.

Durante la maturazione, la frutta rilascia un gas dall'odore dolciastro chiamato etilene. Quando la frutta è esposta all'etilene, la sua maturazione avviene più velocemente; a propria volta essa comincia a rilasciare etilene creando un effetto domino che velocizza il processo di maturazione per ogni frutto vicino.

La tecnologia di C2Sense può individuare anche tracce di etilene non rilevabili dall'olfatto umano e ciò consentirebbe ai rivenditori di localizzare gli alimenti in fase di maturazione prima che il gas si diffonda. Un grossista potrebbe usare questi sensori per monitorare le casse di frutta e spostare quelle con prodotti in maturazione prima che l'etilene si diffonda in tutte le altre casse del magazzino. I ristoranti potrebbero utilizzare un dispositivo portatile per esaminare i frutti individualmente.

Schnorr ha spiegato che esistono da anni sensori che riescono a rilevare l'etilene, ma solitamente sono troppo costosi o non riescono a rilevare accuratamente il gas al di fuori del laboratorio. Quel che ha fatto C2Sense è stato creare un sensore a costo accessibile, abbastanza sensibile da rilevare anche bassi livelli del gas senza dare falsi positivi.

Il segreto sta in un nuovo materiale inventato da Schnorr e dalla sua squadra. Esso presenta bassi costi di produzione e reagisce chimicamente all'etilene. La squadra di Schnorr lo utilizza come resistenza in un minuscolo circuito elettrico. Se il numero delle molecole di etilene aumenta, la conduttività del materiale cambia e modifica di conseguenza la corrente elettrica. A questo punto è possibile misurare la corrente per definire il livello di etilene in prossimità del sensore.

Ora la squadra ha modificato il materiale per rilevare altri gas come le ammine rilasciate dalla carne o l'ammoniaca. L'attuale prototipo è in grado di rilevare fino a quattro tipi diversi di gas con un singolo microchip.

Schnorr ha dichiarato che l'obiettivo della società è creare sensori wireless così a buon mercato che potrebbero essere costruiti direttamente nelle confezioni dei prodotti o essere incorporati nelle buste per la frutta e verdura del supermercato senza aggiungere alcun costo evidente una volta arrivati alla cassa. I clienti potrebbero poi eseguire la scansione di questi microchip con i loro smartphone per ottenere informazioni sulla freschezza.

Fonte: wired.com
Data di pubblicazione: