Il rischio della presenza di metalli pesanti negli ortofrutticoli campani e' minimo
Il piombo e il cadmio sono considerati metalli tossici per l'uomo e l'ambiente; si tratta di elementi già naturalmente presenti nel suolo e che possono però essere rilasciati sia da inquinanti industriali sia dai fertilizzanti.
Secondo l'EFSA (European Food Safety Authority), il rischio di assunzione di questi metalli attraverso il cibo è maggiore nei prodotti di origine vegetale (cereali, patate, ortaggi a foglia e ortaggi a radice) rispetto a quelli di origine animale.
Il gruppo di ricerca coordinato dal Dott. Mauro Esposito dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno ha condotto un'indagine sull'intero territorio campano per valutare il contenuto di piombo e cadmio, gli unici metalli pesanti regolamentati dall'UE, nelle colture ortofrutticole. Un sistema di monitoraggio delle colture è stato realizzato con l'obiettivo di certificare la sicurezza di questi prodotti a tutela del consumatore. Ai prodotti è stato assegnato un QR-code (quick Response Code), il codice a barre che garantisce la tracciabilità del prodotto e permette al consumatore di verificarne le caratteristiche e controllarne le analisi.
Campionamento.
Per il monitoraggio sono stati analizzati 750 prodotti ortofrutticoli, di cui 350 patate e 125 pomodori, utilizzando la spettrofotometria di assorbimento atomico. Una parte dei risultati, espressi in mg/kg di peso fresco, relativi al valore medio, minimo e massimo della concentrazione di piombio e cadmio rilevati negli ortaggi campani, sono riportati nella Tabella 1.
LOQ= Limit of Quantification, limite di quantificazione. Clicca qui per un ingrandimento della tabella.
Mauro Esposito spiega: "I risultati di questo studio rivelano che la frutta e gli ortaggi prodotti in Campania contengono, laddove analiticamente rilevabile, un livello molto basso di cadmio e piombo, oltre il 99% dei campioni analizzati sono risultati sicuri in quanto il valore massimo rilevato era decisamente inferiore al limite massimo imposto dal regolamento EU. Su 750 campioni, solo tra campioni, due di pomodoro ed uno di valerianella, sono risultati fuori soglia massima consentita".
Campionamento.
"Inoltre, dall'indagine è emerso che l'utilizzo di pratiche agricole adeguate può garantire un livello molto basso di metalli pesanti. I risultati ottenuti ci permettono di escludere qualsiasi impatto negativo dovuto ai fattori ambientali, quali da un lato la presenza naturale di cadmio e piombo nel suolo per le caratteristiche geologiche e dall'altro lato l'inquinamento di suolo, aria, acqua dovuta allo smaltimento illecito dei rifiuti industriali e tossici."
Lo studio completo è stato pubblicato online lo scorso 1 settembre all'indirizzo
http://www.ingentaconnect.com/content/iafp/jfp/2015/00000078/00000009/art00019
Fonte: Mauro Esposito, Giuseppe Picazio, Paola Serpe, Sara Lambiase, Pellegrino Cerino, 'Content of cadmium and lead in vegetables and fruits grown in the Campania Region of Italy', Settembre 2015, Journal of Food Protection, Vol. 78 (9), pag. 1760-1765. doi:10.4315/0362-028X.JFP-15-072
Contatti:
Mauro Esposito
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno
Via della Salute, 2
8055 Portici (NA), Italy
Tel.: +39 0817865-173
Email: mauro.esposito@cert.izsmportici.it