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Di Rossella Gigli

Memorie da Expo 2015: il reportage fotografico di FreshPlaza

La Redazione di FreshPlaza si è recata presso il sito dell'Esposizione Universale Expo Milano 2015 in diverse occasioni, ogni volta raccogliendo materiale fotografico che oggi vi presentiamo tutto insieme, in un unico album sfogliabile.

 
Il cosiddetto Padiglione Zero, concepito quale introduzione a tutta l'Esposizione Universale. Clicca qui per accedere all'album completo.

Riguardando la nostra carrellata di foto, l'impressione è la stessa del primo giorno di visita: un calderone abbastanza eterogeneo di proposte e suggestioni, spesso solo lontanamente collegate al tema delle sfide alimentari che attendono l'Umanità nei prossimi secoli. Un grande circo lasciato in mano più agli architetti, ai designer, ai consulenti d'immagine, ai teorici che non a voci davvero autorevoli e rappresentative sul tema dell'Esposizione e cioè "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita".


Vista dall'alto di uno degli accessi al Decumano. Clicca qui per accedere all'album completo.

Enorme il rilievo dato agli sponsor commerciali della manifestazione, che hanno messo in ombra qualsiasi altra presenza ben più calzante e di rilievo, in primis quella dell'ONU, relegata a 18 installazioni multimediali da ricercarsi con il lanternino sul milione di metri quadri del sito espositivo.


Una delle installazioni dell'ONU. Clicca qui per accedere all'album completo.

Le visite ad alcuni Padiglioni sono risultate più folkloristico-turistiche che altro, per via di eclatanti "fuori-tema"; altri Paesi invece hanno saputo far riflettere sull'argomento dell'alimentazione globale in modi originali e d'impatto.


Esempi di colture acquaponiche nel Padiglione del Belgio. Clicca qui per accedere all'album completo.

Scarsa e quasi imbarazzante la visibilità dedicata a frutta e ortaggi; una delle aree più squallide era proprio quella del cluster Frutta e Legumi, realizzata a mo' di enormi cassoni insignificanti di legno spoglio, con qualche paese partecipante relegato in spazi da mercatino low cost.


Ecco l'area dedicata a Frutta e Legumi... Clicca qui per accedere all'album completo.

Per il resto, fatta salva la buona volontà di qualche padiglione a ospitare orti e frutteti, e la nostra certosina ricerca di ogni possibile riferimento al settore, la ricchezza e la varietà dei prodotti ortofrutticoli è stata rappresentata solo in una installazione di... plastica, lungo il Decumano.


Riproduzioni in plastica di produzioni ortofrutticole. Clicca qui per accedere all'album completo.

A prescindere dai tanti(ssimi) soldi e affari che hanno girato intorno all'Esposizione Universale di Milano e al plauso dovuto per tutto il personale (civile e militare) che ha materialmente lavorato nel sito durante il semestre, dire che milioni di visitatori siano usciti dall'evento con un'accresciuta consapevolezza sul tema dell'alimentazione globale sarebbe un vero azzardo.

L'unico filo conduttore ravvisabile tra le decine di padiglioni dei vari Paesi partecipanti è stato il più o meno elevato grado di abilità nell'utilizzare le tecniche video per parlare di qualunque cosa, spesso con effetti incomprensibili o distraenti rispetto a quello che avrebbe dovuto essere lo scopo dichiarato del semestre.


Proiezioni video ovunque, con ogni tecnica, dalla più tradizionale alla più moderna: ecco il vero leitmotiv di Expo: la rappresentazione, la raffigurazione, l'iconografia, l'immagine, il visual... tanta scenografia, poca sostanza. Clicca qui per accedere all'album completo.

Insomma, Expo Milano 2015 sarà stata senza dubbio un successo per tante ragioni; tuttavia sul tema principale che si era proposta ci sarebbe moltissimo da ridire per le forme e i modi con cui è stato affrontato: tanta fuffa, tante belle intenzioni, tanto folklore, tanto business e opportunismo (per non dire ipocrisia); ma la tragica portata delle sfide che ci attendono meritava un pizzico di serietà e di approfondimento in più.
Data di pubblicazione: