Belgio: si ridimensionano le aspettative per la stagione delle patate

Il mercato delle patate è molto tranquillo, in Belgio, sia in termini di domanda che di offerta. La maggior parte dei tuberi sono già stati raccolti e le operazioni di scavatura sono avvenute molto più tardi.

Jan van Luchene della Bruwier Potatoes ci ha riferito che, nei suoi 22 anni di esperienza nel settore pataticolo, non ha mai effettuato una raccolta così tardiva. "Il 4 novembre abbiamo raccolto le ultime e non ricordo una situazione simile in passato. In questa stagione tutto è avvenuto in ritardo".

Il produttore ritiene che le stime fatte a luglio e agosto non sembrano essere state confermate nei fatti. "Allora pensavamo che il raccolto sarebbe stato inferiore, ma a settembre è andata bene e abbiamo recuperato un bel po' di quantitativi. In termini di volumi, pertanto, possiamo definire questo raccolto nella norma".

Per quanto riguarda la qualità sono presenti alcuni problemi. "Ce n'è per tutti i gusti: da un basso OWG, cioè il peso sott'acqua delle patate che indica il contenuto in amido, ai danni da raccolta, fino ai calibri piccoli. Da questo punto di vista non si può definire un'annata tra le migliori. Inoltre, l'attuale clima caldo non sta aiutando in termini di conservazione dei tuberi".

Secondo Jan, il mercato è stabile. "L'offerta è scarsa e non c'è nemmeno richiesta, perciò tutto resta stabile. I prezzi sono moderati. L'export in Europa dell'Est, in cui speravamo all'inizio della stagione, non è ancora partito. Tutto resta sospeso perché i potenziali acquirenti in Europa dispongono delle proprie forniture nazionali di patate e si trovano più o meno nella nostra stessa situazione. I prezzi di trasporto, poi, al momento sono troppo elevati".

Van Luchene se n'è fatto una ragione e, come dice lui stesso: "Se arrivano forniture, saranno di qualità inferiore e non è un bene cominciare la stagione delle esportazioni in questo modo".

Domanda ridotta

L'imprenditore ritiene che le grandi aspettative espresse dal settore nei mesi estivi non siano realistiche. "Guardo ai fatti. Nel complesso si vede poca domanda, sia dall'industria che sul fronte dell'export. Credo che fino a gennaio cambierà ben poco. Tutti si attendono aumenti di prezzo dopo il periodo di stoccaggio, ma per questo è necessario che ci sia anche una buona domanda, che al momento è troppo scarsa".

Per maggiori informazioni
Jan van Luchene
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