Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Aggregarsi e' un prerequisito, ma non basta a garantire reddito ai produttori

"Odorizzi: "I costi sono da rivedere. Per tutti"

L'Azienda Odorizzi di Bussolengo, in provincia di Verona, opera nel settore agroindustriale da tre generazioni. Da giugno a oggi ha venduto 30.000 tonnellate di frutta. "L'80% dei nostri fornitori è già stato pagato - dice a FreshPlaza Leonardo Odorizzi (nella foto) - Certo, le certificazioni come SA8000 per l'eticità, Oshas 18001 per la sicurezza dei lavoratori, e Iso 14.000 per la tutela dell'ambiente ci permettono di essere scelti dai migliori clienti sul mercato. E possiamo dare garanzie di solvibilità e certezze ai nostri fornitori".

"Ma a comandare è quasi sempre il prezzo"
"In tutte le fiere, compresa l'Esposizione universale di Milano - prosegue Odorizzi - prendiamo consapevolezza della capacità produttiva e della elevata qualità delle produzioni degli altri Paesi del mondo; ma quando penso che un autista in Romania riceve uno stipendio netto di 600 euro al mese contro i 2.000 dei miei, o che un operaio viene pagato a fatica 300 euro contro i 1.500 di uno italiano, mi chiedo quale futuro potranno avere le nostre aziende. Purtroppo, la qualità spesso passa in secondo piano ed è quasi sempre il prezzo a comandare le scelte del cliente".

Odorizzi commenta poi le liquidazioni 2014 delle mele da parte di alcune importanti organizzazioni commerciali. "Hanno liquidato un chilo di mele a 20 centesimi in meno rispetto al 2013, lasciando nelle tasche degli agricoltori poco più di 25 centesimi il chilo. E 30 centesimi sono la soglia sotto la quale il produttore inizia a perdere".

Nell'ultimo anno - continua - nel settore delle pere abbiamo assistito a un vero e proprio terremoto, con la creazione di due maxi aggregazioni, ma non vorrei che finissimo per fare il gioco della Grande distribuzione organizzata che, oltre alla competizione interna, sfrutta sempre meglio anche l'offerta globale di frutta e ortaggi".

"Per la prossima riunione del Consiglio di Fruitimprese, a Roma, proporrei ai miei colleghi consiglieri di riflettere soprattutto sui costi che ci penalizzano, rendendo il nostro prodotto più oneroso dei concorrenti europei anche di sei/sette volte. Difficilmente questo divario potrà essere coperto dal maggior valore sul prezzo di vendita che, forse, le due grandi realtà riusciranno a dare".

"Solo una sana collaborazione tra Cooperative e Aziende private, potrà aiutarci a dialogare con le Istituzioni - conclude Odorizzi - e a trovare misure concrete per livellare i costi ai valori dei competitor esteri".

Contatti
Odorizzi srl

Via Molinara, 50
37012 Bussolengo (VR) - Italy
Tel.: +39 045 6703089
Fax: +39 045 6755070
Email: odorizzi@odorizzi.org
Web: www.odorizzibio.org