Prezzi del sedano in rialzo per via di una minore produzione
"C'è stata una produzione minore per via della mancanza di precipitazioni nei mesi estivi", spiega a FreshPlaza Fabio Collella, produttore pugliese di sedano, operante nella zona di Polignano a Mare (BA).
In mancanza di acqua piovana, i produttori che non potevano attingere dai pozzi artesiani all'interno dell'azienda hanno dovuto ricorrere ad approvvigionamenti esterni; ma "qui il costo dell'acqua dall'esterno è abbastanza sostenuto – rimarca Collella – e così diversi produttori si sono astenuti dal produrre sedano e non hanno trapiantato. Fortunatamente, avendo noi un pozzo, siamo riusciti a limitare il ricorso ad altre fonti".
Questo chiaramente si è ripercosso sulle vendite, e in particolare sui prezzi. "Sui mercati generali locali il sedano a costa bianca riusciamo a venderlo a 1,50 euro al chilo, alla produzione", conclude il produttore barese.
Ad approfittare della situazione di carenza, le produzioni di altre regioni. "Qui da noi la raccolta è finita da un paio di giorni; commercializzando nella stessa finestra temporale della Puglia, ci sono alcune stagioni nelle quali fatichiamo a vendere; in alcune annate non ci si riesce proprio", sottolinea Alessandro Venditti, produttore nel Fucino (AQ), in Abruzzo. "Quest'anno invece – riprende – qui da noi è andata benissimo, con produzioni regolari e un prodotto di qualità, anche perché il sedano pugliese è andato male, a causa del caldo eccessivo. Siamo partiti a luglio commercializzando a 30 centesimi di euro al chilo, per poi salire fino a un picco di 80 centesimi di euro al chilo, con il prezzo che soltanto nelle ultime settimane è un po' calato".
"Solitamente i nostri programmi di vendita del sedano battono 23, 25, 27 centesimi di euro al chilo; quest'anno siamo arrivati a più del doppio, se non al triplo!", chiude Venditti.
Anche al Nord si sono registrati volumi minori di sedano, a causa del caldo estivo; e pure qui le quotazioni di vendita ne hanno risentito. Al mercato all'ingrosso di Treviso si sono raggiunti gli 80 centesimi di euro al chilo, anche 1 euro al chilo, mentre in una stagione ordinaria si oscilla tra i 40 e i 70 centesimi di euro al chilo.