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Il commercio estero ortofrutticolo dell'Italia visto dalla Savino Del Bene

L'anno 2015 non è ancora concluso, ma già qualche somma si può trarre, soprattutto per quanto riguarda i flussi del commercio estero ortofrutticolo delle passate campagne kiwi, mele e dell'attuale campagna uva da tavola.

FreshPlaza ne ha parlato in occasione dell'ultimo Macfrut con Linda Carobbi, Corporate Director Fresh Fruit Vertical Market della Savino Del Bene SpA, gruppo attivo da oltre 100 anni nel settore dei trasporti internazionali e della logistica.

Il core business della Savino Del Bene è quello di soddisfare le esigenze della merce per tutti i servizi correlati ai trasporti internazionali. A tale scopo, l'azienda intrattiene stretti rapporti con tutte le principali compagnie di navigazione e anche con quelle aeree.


La sede operativa di Savino Del Bene a Firenze.

Come riferisce Linda, l'Italia esporta prevalentemente mele, kiwi e uva da tavola. "Da quando è in vigore l'embargo russo, sta crescendo l'attenzione verso il mercato asiatico - ci riferisce Linda - e verso quello africano. I volumi movimentati nel 2015 sono risultati stabili rispetto al 2014, nonostante un sensibile rallentamento delle spedizioni durante i mesi estivi, complice il caldo eccezionale e una situazione difficile sul mercato egiziano, dove le imprese sono a corto di liquidità a causa dei limiti imposti al credito bancario".

Per il kiwi italiano, in particolare, le prospettive appaiono promettenti sulla piazza di Hong Kong, verso la quale la frutta può essere spedita senza dover essere assoggettata a trattamenti di cold treatment (come avviene al contrario per il mainland Cina).

In quanto all'uva da tavola, la principale destinazione è il Medio Oriente. Linda spiega: "Potrebbero esserci a breve delle novità per quanto riguarda il Canada, gli ispettori fitosanitari di quel paese stanno valutando l'applicazione del cold treatment alle uve italiane, per poter permettere di nuovo l'ingresso nel paese dell'uva nostrana".

Nel settore degli agrumi, la principale problematica che frena l'export italiano verso gli Stati Uniti, soprattutto quello degli easy-peeler (agrumi a facile sbucciatura come mandarini, clementine e clementino-simili) sta nelle caratteristiche organolettiche della produzione italiana, più dolce e succosa di altre, ma proprio per questo con una durezza di buccia e frutto inferiore e meno idonea a lunghi viaggi.


Linda Carobbi e Francesco Capponi.

Proprio sulle tempistiche delle spedizioni internazionali, il manager della Savino Del Bene Francesco Capponi sottolinea: "Enormi passi avanti sono stati compiuti, negli ultimi anni, per quanto attiene le procedure di scarico dei dati relativi ai rilevamenti della temperatura che le sonde effettuano durante tutto il tragitto delle spedizioni marittime. Mentre infatti un tempo occorrevano ore (se non giorni!) ai cargo per scaricare i dati, oggi questa operazione si effettua quando la nave è già in rada, velocizzando di molto le operazioni di controllo dei parametri termici cui i prodotti ortofrutticoli sono soggetti"

A questa nota positiva, tuttavia, si accompagna una preoccupazione tutta legata all'interpretazione italiana delle norme UE sulla tracciabilità dei carichi e sulla certificazione delle merci: "L'Agecontrol richiede il numero del singolo container prima ancora che il servizio fitosanitario effettui i suoi controlli; ciò è illogico e rallenta enormemente tutte le operazioni di carico. A nostro avviso, queste procedure vanno urgentemente riviste".

Prodotti e paesi in crescita sul fronte dell'import europeo

Nel corso del 2015, alcune tendenze già rilevate da altri operatori del settore ortofrutticolo, sono apparse chiare anche presso la Savino Del Bene. "Se da una parte - dichiara Linda - l'export cileno di kiwi controstagionale verso il mercato europeo è risultato ridotto rispetto al passato, crescono le esportazioni di kiwi neozelandese. Il Perù si conferma un paese dinamico e sempre più presente in Europa (oltre che in Asia) con la sua uva da tavola, mentre i fornitori peruviani di uva esotica come mango e banane sono molto preoccupati per i potenziali effetti del fenomeno climatico de El Niño".


Uffici della sede operativa della Savino Del Bene.

Degno di nota l'andamento estremamente positivo delle importazioni italiane di frutta secca. "I consumi stanno aumentando molto - conclude Linda Carobbi - e si importa moltissimo dalla California; parliamo di volumi assai ingenti".

Per maggiori informazioni e contatti:
Linda Carobbi
Corporate Director Fresh Fruit Vertical Market
Savino Del Bene S.p.A
Via del Botteghino 24/26
50018 Scandicci (FI) - ITALIA
Ph +39 (0)55 5219616
Fax + 39 (0)55 5201230
Cell +39 335 7874272
Email: linda.carobbi@savinodelbene.com
Web: www.savinodelbene.com