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L'Italia ha esaurito il plafond, ma l'intervento doveva partire prima

"Aiuti antiembargo, Vernocchi: "Per pesche e nettarine, una mezza boccata d'ossigeno"

"Pochi giorni fa l'Italia ha esaurito il plafond di 9.250 tonnellate per pesche e nettarine. E il caso ha voluto che ciò sia avvenuto in coincidenza con la chiusura della campagna di commercializzazione". Davide Vernocchi (nella foto), presidente del Coordinamento del Settore ortofrutticolo di Fedagri Confcooperative, commenta per FreshPlaza gli effetti del Regolamento delegato (UE) 2015/1369 della Commissione, che proroga gli aiuti contro l'embargo russo per il settore ortofrutticolo. Le misure eccezionali a carattere temporaneo sono valide dall'8 agosto 2015 fino al 30 giugno 2016 o a esaurimento dei quantitativi.

"La Spagna - continua Vernocchi - ha utilizzato il 90% del plafond che le era stato assegnato (38.400 ton, ndr), destinandolo sia alla beneficenza che alla trasformazione industriale. Misura invece totalmente ignorata dai produttori italiani che hanno optato come unica soluzione per la distribuzione gratuita agli indigenti. Nessun dato disponibile, per ora, sulla Grecia".

Secondo Vernocchi, la notizia merita almeno due riflessioni. "Intanto - dice - appena il sistema di aiuti è entrato in vigore, abbiamo subito registrato un sensibile miglioramento dei prezzi. A dimostrazione che questo, anche se migliorabile, può essere uno strumento efficace per gestire le crisi".

La seconda considerazione è che "se l'intervento fosse partito solo con due settimane di anticipo - conclude Vernocchi - avremmo potuto beneficiare prima degli effetti positivi sul prezzo. E, tra l'altro, parliamo di indennizzi bassi per il sistema produttivo italiano".