Coldiretti a Expo: svelati gli effetti anti invecchiamento della pera modenese
Dopo i saluti di Luca Sabattini, consigliere della Regione Emilia Romagna, sono intervenuti Cristina Angeloni, docente di biochimica della nutrizione del corso di laurea di Farmacia dell'Università di Bologna, Adriano Aldrovandi Presidente di Fruit Modena Group, e Francesco Vincenzi, Presidente di Coldiretti Modena.
"Il basso potere calorico, l'elevato quantitativo di fibra alimentare e il buon contenuto in vitamine, minerali ed antiossidanti – ha detto Cristina Angeloni, docente di biochimica della nutrizione del corso di laurea in Farmacia dell'Università di Bologna - fanno della pera un frutto adatto alla nutrizione di bambini, adulti, anziani e sportivi Le pere sono lo spuntino ideale e rappresentano un ingrediente eclettico in cucina per preparazioni dolci e salate. Grazie alla presenza di varietà invernali ed estive è un frutto che si può, paradossalmente, definire 'di stagione' tutto l'anno".
"La nutraceutica - ha continuato Angeloni - riconosce, attraverso una rinnovata relazione tra biologia, chimica e medicina, lo stretto rapporto che esiste tra le nostre abitudini alimentari e la nostra salute. Nutraceutico è un termine utilizzato per indicare componenti di alimenti, che forniscono importanti benefici per la salute dell'uomo, non solo in termini conservativi, ma soprattutto preventivi. Le pere sono una fonte significativa di fitocomponenti conosciuti con il nome di flavonoidi con effetti antiossidanti, antiinfiammatori, cardiopreventivi e neuroprotettivi. Per questo la pera potrebbe essere definita un vero e proprio farma-alimento".
"Con quasi 1.800.000 quintali di pere prodotte e oltre 6.000 ettari coltivati – ha detto Adriano Aldrovandi, presidente di Fruit Modena Group, cooperativa leader nella commercializzazione della frutta in Italia - la provincia di Modena si piazza ai vertici della classifica regionale della produzione del frutto che in Emilia Romagna trova il suo ambiente privilegiato tanto che proprio in regione si produce il 70% delle pere italiane".
Conosciuta fin dai tempi antichi ma scarsamente diffusa a causa delle difficoltà di conservazione – ricorda Coldiretti - la pera ha visto una grande espansione negli anni più recenti. Abate Fetel, Conference, Decana, Max Red Bartlett eWilliam sono le varietà più diffuse tra i consumatori che ne apprezzano le ottime caratteristiche nutrizionali.
"La certificazione dell'Indicazione Geografica Protetta IGP di cui gode la pera dell'Emilia Romagna - ha detto il Presidente di Coldiretti Modena, Francesco Vincenzi - valorizza la sua unicità e tipicità. E' il riconoscimento del lavoro appassionato dei nostri agricoltori e di un territorio in grado di produrre eccellenze agroalimentari che tutto il mondo ci invidia".
"Purtroppo, però – ha concluso Vincenzi - un frutto così ricco di qualità nutritive e gradito al palato dei consumatori non riesce a spuntare un prezzo equo per i produttori che lavorano sottocosto non riuscendo a coprire neanche i costi di produzione. La mancata redditività delle imprese impedisce nuovi investimenti con la grave conseguenza che, negli ultimi quindici anni, la superfice investita a pere in regione si è ridotta di quasi un terzo, dai 29 mila ettari del 2000 ai 21 mila del 2014, mettendo a rischio un patrimonio inestimabile di conoscenza ed esperienza".