Acqua potabile grazie alle bucce di banana essiccate
La ricerca scientifica è stata iniziata e portata avanti dall'ex studente del liceo Quinto Ennio di Gallipoli (Lecce), Alvaro Maggio (ora iscritto all'Università), e che gli ha fatto ottenere numerosi apprezzamenti e riconoscimenti, fino alla vittoria di uno stage al prestigioso centro di ricerca JRC Joint Research Centre dell'Unione europea, durante la cerimonia di premiazione del 21 settembre scorso del concorso internazionale Eucys 2015.
"Lavoro a questo progetto, coadiuvato da startupitalia, da due anni - ha riferito Maggio - In poche parole ho trovato un modo per purificare le acque dai metalli, attraverso filtri realizzati con le bucce di banana essiccate".
"Il processo è chimico e naturale, perché la buccia di banana viene essiccata e tritata, poi inserita nei comuni filtri per la depurazione o nei tubi. Si possono pulire tutti i tipi di acque: il metodo è testato sull'acqua con una quantità di 1.300 microgrammi di metallo per litro, cioè una quantità letale che si solito non si riscontra mai. La buccia di banana funziona fino al nono utilizzo, senza perdere di efficacia".
Si tratta di un sistema che può essere utilizzato su larga scala e che ha un costo molto basso.
Alvaro Maggio ha dichiarato di aver ricevuto diverse proposte di finanziamento per produrre la sua idea, ma le percentuali troppo alte chieste per la nascita di un'eventuale società gli impediscono di accettare le offerte: "Spero di trovare un finanziatore che creda in me. Auspico inoltre in un futuro fuori dall'Italia; qui purtroppo non si dà tantissimo peso alle buone idee".
Elaborazione FreshPlaza su diverse fonti