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Le stime di AGAP presentate ieri a Macfrut

Peru': l'export ortofrutticolo corre. Nel mirino c'e' anche l'Italia

Tra gli espositori stranieri arrivati a questa edizione riminese di Macfrut figura anche il Perù, presente con una delegazione di esportatori di ortofrutta e uno stand (in Pad. D1, Stand 197-198) organizzato da OCEX PromPerù, filiale milanese del Ministero del Commercio estero di Lima.


Lo stand peruviano in fiera.

Le principali peculiarità dell'ortofrutta peruviana sono state illustrate ieri durante una conferenza stampa (nelle foto) promossa da AGAP, l'Associazione nazionale dei produttori agricoli.


L'intervento del presidente di AGAP, Enrique Camet, che è un importante produttore ed esportatore di avocado.

Grazie alla grande varietà ed elevata qualità dei suoi prodotti, ma anche alla crescente specializzazione nell'export, il Perù sta diventando uno dei protagonisti del mercato globale. Basti dire che è leader mondiale nell'export di asparagi e di carciofi verso gli Stati Uniti e l'Europa e tra i primi quattro esportatori mondiali di uva da tavola (con un incremento superiore al 400% negli ultimi cinque anni).

Non solo, il Paese sudamericano è il secondo player al mondo nell'esportazione dell'avocado e di banane biologiche, con interessanti volumi per agrumi e mango spediti all'estero. E' anche tra i primi cinque Paesi esportatori di piccoli frutti, in special modo di mirtilli.



Dopo un 2014 che ha registrato il 48% in più di esportazioni di frutta, gli ultimi dati diffusi da Adex, l'Associazione degli esportatori peruviani, confermano un trend positivo anche per il 2015. In particolare, nel primo trimestre di quest'anno, l'export di mirtilli è cresciuto del 44%, quello degli asparagi del 6,7%.

In generale, aumenta anche l'export dei prodotti biologici, in cui il Paese sta sempre più investendo.

Nel 2014 il Perù ha esportato quasi 644mila ton di frutta e 192mila di ortaggi. Prodotto più esportato, l'avocado (177mila ton), seguito da banane (116mila), agrumi (112mila), mango (109mila) e uva da tavola (107mila), che raggiunge oltre 50 differenti destinazioni.

Tra gli ortaggi, l'anno scorso i più esportati sono stati gli asparagi (85mila ton) e le cipolle.

Mercati di riferimento per il Perù sono gli Stati Uniti e i Paesi asiatici, i quali sono in assoluto i più dinamici: +97,5% nel 2014 rispetto all'anno precedente.



Ma, nei piani di sviluppo, c'è anche l'Europa. E, nel Vecchio continente, l'Italia.
I principali mercati europei per l'ortofrutta peruviana sono al momento i Paesi Bassi e il Regno Unito, seguiti da Spagna, Germania e Francia.

L'export con il nostro Paese è ancora limitato (pari a 7 milioni di dollari), anche se alcune iniziative promozionali e una crescente attenzione da parte delle aziende italiane lasciano presagire una tendenza in netto aumento. Negli ultimi cinque anni, gli scambi commerciali tra i due Paesi sono cresciuti del 14,6% l'anno.

Da parte peruviana, però, emerge la volontà di raggiungere direttamente i consumatori italiani soprattutto con asparagi, uva seedless e mango. I produttori sudamericani, peraltro, sono anche molto interessati alle tecnologie made in Italy.



Intanto, le proiezioni dell'export del Perù per i prossimi cinque anni non mostrano segni di cedimento. Anzi, dagli 1,9 miliardi di dollari del 2014 si dovrebbero superare i 3,8 del 2020 (cfr. FreshPlaza del 17/09/2015).