L'aumento dell'uso di Internet nelle aziende agricole nel corso degli anni. Clicca qui per consultare il grafico ingrandito (Fonte grafico www.fwi.co.uk)
La scorsa settimana è stato pubblicato il rapporto Agridata, condotto dalla JT Research e basato su interviste a 500 agricoltori sparsi dal Nord al Sud della Gran Bretagna. Dallo studio è emerso che oggi l'85% degli agricoltori ha accesso a Internet - la media degli inglesi che nel 2014 hanno usato la Rete è dell'84% - e quasi 4 su 10 lo usano tutti i giorni. A questa cifra ne vanno aggiunti altri 3 (su 10) che nella gestione della propria azienda si appoggiano a Internet una volta alla settimana.
Aggiornamenti sul meteo, informazioni tecniche e quotazioni di mercato sono le tre cose più ricercate dagli agricoltori internauti, mentre istruzione e formazione sono i due settori in cui l'uso del web nel settore sta crescendo maggiormente. Interessante poi il dato e-commerce: più di un agricoltore su 5 ha usato Internet per vendere o acquistare attrezzature.
La frequenza d'uso di Internet nelle aziende agricole della Gran Bretagna. Clicca qui per consultare il grafico ingrandito (Fonte grafico www.fwi.co.uk)
Interessante notare come, di quel 15% di agricoltori che invece non ha accesso alla Rete (1 su 5, cioè il 3% di tutti gli agricoltori) pianifica di collegarsi entro il prossimo anno. Secondo punto: l'uso del web cambia in funzione della dimensione aziendale. In media, come detto, usa Internet l'85% degli agricoltori. Le cose però cambiano da azienda ad azienda, perché per quelle più piccole, tra i 20 e i 99 ettari, la percentuale di agricoltori con accesso a Internet scende all'82%, per quelle di medie dimensioni (100-199 ettari) si sale all'86%, per poi schizzare al 94% per le aziende agricole più grandi, oltre i 200 ettari. Tradotto: più è l'azienda è estesa e più questa diventa high tech e 2.0.
L'accesso a Internet in funzione della dimensione aziendale. Clicca qui per consultare il grafico ingrandito (Fonte grafico www.fwi.co.uk)
Oltre alla Rete, gli agricoltori britannici - rivela lo studio - si stanno orientando sempre di più anche verso la cosiddetta agricoltura di precisione; così e cresciuto per esempio l'acquisto di software per gestire in maniera scientifica tutte quelle operazioni che fino a ieri erano effettuate dagli agricoltori stessi. Il 20% di loro ha montato dei sistemi GPS su trattori e mietitrebbie per tenere traccia dei percorsi e pianificarli al meglio e la maggior parte di loro ha introdotto su questi mezzi dei sistemi di guida automatizzati, rendendo obsoleto l'uomo al volante.
Per quanto high tech, è ancora la rivista cartacea di settore la principale fonte d'informazione per gli agricoltori. Clicca qui per consultare il grafico ingrandito (Fonte grafico www.fwi.co.uk)
Nonostante tutto questo, però, la carta è ancora dura a morire: infatti 1 agricoltore su 4 usa ancora carta e penna per tenere traccia di tutti i dati aziendali, da quanta acqua e fertilizzanti sono stati usati e quando a in che momento ha seminato questo o quell'appezzamento. Il 28% degli agricoltori invece usa semplici fogli di calcolo per gestire l'azienda, mentre quasi la metà usa complessi software sviluppati apposta per mandare avanti un'azienda agricola. Allo stesso modo, piuttosto che Internet sono ancora le riviste cartacee di settore gli strumenti più usati per informarsi: regolarmente le consulta l'88% degli agricoltori britannici, contro il 45% di chi invece consulta regolarmente i siti agricoli online.
Rielaborazione FreshPlaza su varie fonti.