"Renzo Piraccini: "Vi racconto i miei 300 giorni di Macfrut"
"La prima mossa vincente in un'ottica di rilancio - ricorda Piraccini - ha coinciso con il coinvolgimento di Unicredit. Grazie alla loro capillare e concreta conoscenza dei mercati esteri, e ai road-show organizzati insieme, abbiamo concretizzato gli obiettivi di innovazione e internazionalizzazione. E i risultati dei viaggi di lavoro si vedono anche dal numero di espositori e visitatori che arriveranno a Rimini".
"Un altro segnale positivo - continua - è arrivato con l'adesione di due colossi come Zespri e Sun World, che hanno visto in Macfrut un'opportunità di mantenere e potenziare i rapporti con le proprie reti di produttori e licenziatari. Importante poi è stato convincere i produttori di imballaggi in cartone, che avevano abbandonato Macfrut dieci anni fa, a tornare in fiera. Ma tutto il comparto delle tecnologie e del packaging - che nel territorio romagnolo è rappresentato da aziende leader - è fondamentale. Mi piace anche citare il Fruit & Veg Fantasy Show versione trade che, insieme al Gambero Rosso, ci aiuterà a presentare il prodotto nella sua veste finale. E poi sono tante le iniziative, convention, eventi collaterali, incontri, cene, organizzate direttamente dalle aziende espositrici".
"Se si esclude la PMA - osserva Piraccini - le altre fiere internazionali sono gestite da grandi organizzatori di eventi che, forse, conoscono poco l'ortofrutta. Ecco, la vera grande differenza è che noi invece, per 365 giorni l'anno, facciamo un lavoro solo. Perché vogliamo essere uno strumento utile alle aziende. Di tutta la filiera, dalle macchine al packaging, dalla logistica ai servizi".
Ma Piraccini non ha intenzione di godersi il successo del suo primo Macfrut. Durante la tre-giorni riminese lavorerà infatti per organizzare un incontro con la Delegazione iraniana, in visita in Italia per la prima volta dopo la fine dell'embargo, e mettere a punto un meeting da tenere a gennaio a Teheran.
Insomma, è "cambiata l'aria". "Sono fortemente convinto che possiamo uscire da questa cappa di pessimismo e rassegnazione che ci opprime da troppo tempo - conclude Piraccini - Possiamo farcela, ma abbiamo bisogno di una forte spinta e di un grande pragmatismo".