Agrofarma su rapporto Ministero della Salute: confermata massima sicurezza alimentare in Italia
Dall'analisi effettuata su oltre 5.500 campioni ortofrutticoli emerge, infatti, che nel 99,2% dei casi sono stati rispettati i limiti sui residui previsti dalla legge. Tale dato è ancora più significativo se si considera che la percentuale di campioni risultati non regolamentari è notevolmente diminuita nel corso degli ultimi 20 anni, passando dal 5,6% del 1993 allo 0,8% del 2013.
Sono ancora più soddisfacenti, inoltre, i risultati delle analisi effettuati su cereali, olio e vino: sui 1.441 campioni analizzati, uno soltanto di essi è risultato non regolamentare. Risultati positivi, infine, se si guarda anche al baby food, i cui campioni presi in esame sono tutti regolamentari e senza residui.
"I dati del rapporto confermano sempre più l'impegno di tutta la filiera agricola per un'agricoltura sostenibile a tutela della salute del consumatore – ha dichiarato Andrea Barella, Presidente di Agrofarma – ciò grazie anche al costante impegno nella ricerca scientifica da parte delle aziende produttrici di agrofarmaci, finalizzato a mettere a disposizione degli agricoltori agrofarmaci sempre più mirati e sicuri per i consumatori e l'ambiente".
Infine, come evidenziato anche dallo stesso Rapporto del Ministero della Salute, è opportuno ricordare che il superamento occasionale di un limite legale non comporta necessariamente un pericolo per la salute. Gli eventuali residui di fitofarmaci rilevati, infatti, rappresentano una percentuale molto inferiore rispetto al livello di guardia preso come riferimento per assicurare la qualità igienico-sanitaria degli alimenti.