Batata: una valida alternativa agraria in Piemonte (e non solo)
"Dopo cinque anni di prove in campo - racconta un operatore a FreshPlaza - il risultato è più che soddisfacente: buona produzione e giusta pezzatura. Una futura e valida alternativa agraria per la coltivazione caragliese, come per quella cuneese, localizzata ai piedi delle Alpi Marittime e Cozie. Una produzione locale, ricercata e di qualità, data proprio dalla peculiarità e dalla originalità pedoambientale di questo territorio. Quindi interessante dal punto di vista economico".
La batata appartiene alla famiglia delle Convolvolacee (Ipomea Batatas) ed è originaria dell'America del Sud. Fu importata in Europa da Cristoforo Colombo assieme alla patata e al topinambur. E' uno dei alimenti più consumati al mondo.
In Piemonte, prove di coltivazione furono intraprese agli inizi del 1900 presso l'orto botanico di Torino e notizie storiche testimoniano la sua coltivazione nel Nizzardo. In Italia viene coltivata nel basso Veneto, in Puglia, Sicilia e Lazio.
Per il gusto, che ricorda la castagna, e per i suoi aspetti salutari - contiene antiossidanti, vitamine, sali minerali e l'importante Cajapo, una sostanza in grado di ridurre la glicemia e il colesterolo - la batata è molto ricercata. "Anche la generazione più giovane, abituata alla globalizzazione del cibo, ha maggiore familiarità con questo alimento, di cui è abituale consumatrice".
La Germania e altri paesi del Nord Europa stanno effettuando prove di coltivazione per far fronte alla sempre più marcata richiesta commerciale, dovuta dall'incremento di residenti stranieri, originari dei territori in cui viene consumata ampiamente.