Germania: sviluppate le prime piante resistenti al batterio E. coli
I ricercatori hanno presentato spinaci e altre piante commestibili manipolate geneticamente per essere in grado di inibire la crescita dell'Escherichia coli enteroemorragico (E. coli O157:H7).
Yuri Gleba, fondatore e amministratore delegato di Nomad Bioscience, sostiene che proteine non antibiotiche siano in grado di uccidere o inibire la crescita dei ceppi dannosi di E. coli.
In un comunicato stampa, Gleba ha affermato che tali proteine prodotte dalle piante hanno ridotto in maniera significativa il numero di batteri patogeni inoculati in laboratorio.
"E' un sistema più mirato ed efficiente rispetto a un antibiotico - ha dichiarato il manager - Nella maggior parte degli animali destinati al macello o negli alimenti trasformati non è possibile utilizzare antibiotici".
Fonte: healthline.com.