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Piana di Catania: il cuore della produzione di arance rosse tardive colpito dalla grandine

Violenta grandinata mercoledì 9 settembre a Mineo, in provincia di Catania: un vero e proprio disastro, una produzione agrumicola ormai compromessa. "La grandine ha colpito la fascia degli agrumi più tardivi. Chicchi di grosso calibro si sono abbattuti per oltre un'ora toccando in realtà tutta la Piana di Catania, da Palagonia a Caltagirone, il cuore della produzione di arance rosse. La stima dei danni è in corso e ancora non si può essere precisi". E' il quadro che delinea a FreshPlaza il tecnico agronomo Giuseppe Mistretta, dopo l'ondata di maltempo - annunciata (cfr. FreshPlaza del 09/09/2015) - che si è abbattuta sulla Sicilia nei giorni scorsi.




"Le aree più colpite riportano lesioni al 100% dei frutti, problemi alle strutture e ai nuovi impianti, rinnovati proprio per far fronte al virus della Tristeza. Dove il fenomeno è stato meno intenso, si vedono comunque i segni dei chicchi di ghiaccio sui frutti".

"Temiamo ripercussioni anche per la futura annata agraria: dato che l'evento è stato particolarmente intenso, non si escludono danni alle gemme e alla struttura delle piante. Per quest'anno la qualità sembrava essere eccezionale, come lo era la pezzatura". Mistretta sottolinea che non ci voleva proprio. "Veniamo da un eccesso di produzione di due annate fa, con prezzi bassissimi; l'anno scorso le quotazioni erano salite, invece, a fronte di una produzione limitata".




"Nei prossimi giorni - conclude l'agronomo - continueremo a monitorare la situazione. Per ora i produttori stanno effettuando i dovuti trattamenti per cercare di arginare le lesioni, con ulteriori costi di produzione. E' ovvio che ci saranno conseguenze sul mercato delle arance rosse tardive".

Il presidente di Confagricoltura Catania, Giovanni Selvaggi, dichiara: "In alcune zone è andata distrutta l'intera produzione di olive e arance, ma quel che più preoccupa sono i danni strutturali subiti dalle piante. Nei prossimi giorni avremo un quadro chiaro dei danni, ma sin da ora possiamo affermare che ci sono gli estremi per chiedere lo stato di calamità, la sospensione del pagamento dell'Imu e concreti aiuti fiscali con un rinvio dei pagamenti di contributi e cartelle".




Problema pioggia in altre aree siciliane. Caduti fino a 140 mm nel Siracusano ad Augusta, 130mm nella zona compresa tra Taormina e Giardini Naxos con alluvioni lampo nei centri abitati e frane nelle zone montuose. Allagamenti e problemi anche nell'Agrigentino soprattutto nella zona di Licata dove si sono sfiorati i 100 mm.

Non tutta la pioggia viene per nuocere
"Nel comprensorio di Canicattì - riferisce alla Redazione Sebastiano Cosentino, titolare con i figli dell'omonima azienda di Lentini, in provincia di Siracusa - alcuni colleghi che lavorano nel settore dell'uva da tavola considerano le recenti piogge come una manna dal cielo, perché le piante erano in sofferenza dopo la prolungata ondata di calore estivo". Si consideri che fino a venerdì 4 settembre le temperature segnavano ancora oltre i 40°C.

Stesso discorso per gli agrumi. "Le piogge saranno benefiche per l'ingrossamento dei frutti". Proprio come affermavano gli operatori dello Jonio cosentino, colpiti da un forte nubifragio a fine agosto (cfr. FreshPlaza del 24/08/2015).




In merito alla grandine, Cosentino aggiunge: "Solitamente l'evento si presenta a macchia di leopardo e colpisce aree limitate. So che ci sono stati danni e che bisognerà valutare i possibili contraccolpi sulla produzione. Tra 10-15 giorni la situazione apparirà più chiara".

Autori: Maria Luigia Brusco e Rossella Gigli
Copyright: www.freshplaza.it
Data di pubblicazione: